la periferia romana, a cominciare dalle storie (vere) dei bar
di Paolo Riva
Valerio Nicolosi parla di “Bar(n)Out duepuntoniente” nell’appartamento dove vive a Bruxelles. Alterna spiegazioni entusiaste del progetto a racconti dei suoi ultimi viaggi. In Belgio, infatti lavora come videomaker per le principali emittenti italiane di news, trascorrendo alcuni periodi nei palazzi delle istituzioni e altri in giro per l’Europa, con Parigi e Calais come ultime tappe.
Eppure, nei suoi discorsi, gira che ti rigira, a un certo punto salta fuori sempre il Tufello, il quartiere romano nel quale è nato e cresciuto e al quale è visceralmente attaccato, casa sua. E infatti proprio al Tufello è girato “Bar(n)Out duepuntoniente”, di cui Valerio è regista.
“Il cortometraggio nasce da un libro di racconti fotografici che ho realizzato con Paolo Verticchio alcuni anni fa e che ha visto la luce proprio in uno di quei bar che non chiude mai, tra assenze, litri di vino e storie borderline che nascono e muoiono nella periferia di Roma”, spiega Valerio.
I 16 minuti di corto sono stati girati con un budget minimo, grazie all’aiuto di tanti professionisti, amici che si sono impegnati tanto ricevendo poco o nulla.
E, contestualmente, è stato sostenuto da una campagna di crowdfunding per rendere possibili la post produzione e la realizzazione di un primo numero di dvd.
“La trama – ci tiene a precisare Valerio – è la somma di alcuni dei racconti che compongono il libro, fatto di storie tutte rigorosamente vere: è un racconto reale, non c’è nulla di inventato e, pur essendo girato nel mio quartiere, credo che di fatto racconti lo spaccato di una periferia qualunque di una qualunque grande città”.
Bar(n)Out duepuntoniente – Backstage from Valerio Nicolosi on Vimeo.