Dal 12 al 16 ottobre si svolge a Palermo la seconda edizione del Festival delle Letterature Migranti, una riflessione e un omaggio al racconto e alla parola fondati sul dialogo, il viaggio e il meticciato
Dal sito del Festival delle Letterature Migranti
64 incontri, 143 ospiti tra autori, editori e artisti, con la presenza d’eccezione del Premio Nobel per la Letteratura 1986 Wole Soyinka, drammaturgo, poeta e scrittore nigeriano. Giunge alla sua seconda edizione il Festival delle Letterature Migranti, che avrà luogo a Palermo dal 12 al 16 ottobre.
Come precisato dallo stesso direttore artistico del Festival, Davide Camarrone, “le letterature, per la loro stessa natura migrano da un luogo all’altro, da un tempo a un altro. Letterature e migrazioni in un certo senso sono sinonimi. Le letterature migrano con i popoli, accogliendoli e accompagnandoli nelle loro storie: facendo storia delle loro vite. L’età dell’oro di Palermo coincide con il tempo della convivenza tra i popoli e culture differenti. Qui, al centro di un Mediterraneo in fiamme, tornato a essere centro del mondo, si replica il miracolo della convivenza“.
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E il (vastissimo) programma del Festival è appunto un omaggio allo scambio e al meticciato, alla parola che viaggia nel tempo e nello spazio e a un’identità che non è un monolite, bensì un processo continuo che proprio sulla condivisione si fonda. Gli incontri spaziano da riflessioni su migrazioni, Mediterraneo e linguaggio agli incontri con autori, dalle proiezioni di film e documentari alle mostre fotografiche. Il tutto ospitato in quella trama urbana di culture differenti che è la città di Palermo, simbolo d’eccellenza della ricchezza del Mediterraneo.