Il futuro non è per i deboli di cuore

È alle 22:04 che Marty McFly (Michael J Fox), non appena un fulmine colpisce l’orologio presente nel film in quell’istante – riesce a ritornare nel suo presente, il 1985.

di Ilaria Poerio

Nel mondo a venire (titolo originale non a caso 10.04) è un romanzo sul tempo, sulla identità, sull’arte. Su tutti i prima e i dopo, le retromarce e le accelerate, l’insensatezza di un futuro che è eterno presente, con un occhio alla istantanea di famiglia perchè la nostra immagine non scompaia come accaduto a Marty.

È nel 1986 che un Lerner bambino guarda con dolore il Challenger andare in frantumi insieme a quegli uomini sorridenti che stavano trascinando l’America nel futuro – a pochi minuti dal decollo. È quel giorno a cavallo tra la promessa dello spazio e un futuro abortito, che decide di diventare un poeta.

Intanto mentre si immagina poeta della collettività, riflette su innumerevoli prima e altrettanti dopo, sulla inadeguatezza.

Lerner che è in città ma apprende dell’11 settembre solo dal notiziario. Che dorme su un divano in un appartamento di Upper Manatthan mentre due uragani funestano il resto della città di New York si fa archeologo della sfasatura temporale. Quella che fa sì che il presente trascenda in una meta realtà che ci fa meno paura perchè la guardiamo a distanza di sicurezza, ma ci affligge con la sensazione fastidiosa di essere scivolati fuori dal tempo.

Nell’apocalittico domani della New York di Lerner c’è il terrore, l’attrattiva, l’incertezza e moltissime contraddizioni. Così è il presente ansiolitico del trentenne protagonista che, valuta la possibilità di investire i soldi per il romanzo che non ha ancora scritto per aiutare una amica a diventare madre.

E quel romanzo oggi sta lì sul nostro comodino.
È realtà che si fa finzione o è una finzione che somiglia tanto alla realtà?

Nel presente di Lerner ci sono l’irrequietezza, la paura, una grande consapevolezza e la possibilità. Vanno assunte tutte assieme, senza neanche la chance di optare per le piccole dosi, prendere o lasciare.
Il futuro (ma esiste?) non è per i deboli di cuore.

Questo non è un romanzo, è un invito, una riflessione, una poesia, una fotografia, chiamatela come volete, quel che è certo è che domani sarà proprio come ora, solo un po’ diverso, ed è questa la vera tragedia.

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Titolo: Nel mondo a venire
Autore: Ben Lerner
Traduzione: Martina Testa
Editore: Sellerio
Data di Pubblicazione: 2015
EAN 9788838932847
Prezzo: 16,00 euro