Su #Instagram @qcodemag
di Leonardo Brogioni
Prima dell’atteso “best of the year” che troverete sempre sull’account Instagram @qcodemag, ecco il diciottesimo e ultimo cliQtakeover dell’anno tenuto da Nino Cannizzaro, fotografo siciliano che ci propone il suo progetto “Le detroit perdu”.
Nino ti chiedo di presentarti
Sono nato a Palermo, vivo a Bagheria e dove mi porta la fotografia, amata da sempre praticata dal 2007, con uno sguardo al paesaggio umano, gli stimoli che arrivano dal quotidiano, tutto quello che imparo da me stesso, gli altri, la storia dell’arte e quella della vita, cercando di non farmi condizionare da quello che so, al punto di non vedere il resto.
Se vi interessano progetti, premi, mostre, collaborazioni, trovate tutto online, sul sito e sul blog, più affidabili della mia memoria, troppo presa dal presente: www.ninocannizzaro.com
Perché usi Instagram?
La fotografia mi aiuta a mostrare come sento il mondo, Instagram a condividerlo attraverso un flusso di immagini che non ha bisogno di parole. Al massimo di qualche hashtag. Dopo l’iniziale diffidenza che riservo sempre a tutto (da siciliano dop), ho iniziato ad usarlo come una vetrina dove mettere e trovare tutto quello che mi interessa, insieme a molto di quello che non lo fa, ma dice così tanto del nostro mondo delle immagini da renderlo altrettanto ‘utile’. In più io sono curioso e sempre più convinto che siamo noi a scegliere se prendere il buono o il cattivo da tutto.
Cosa vedremo in questa settimana di takeover?
“Le detroit perdu” è un viaggio nel tempo mitico dell’odissea omerica che trasfigura un luogo reale come lo stretto di Messina, minacciato da interessi e progetti di ponti, più sventurati delle peripezie di Ulisse.
Seguendo la rotta di Ulisse e la brumosa atmosfera di un luogo reale, sospeso tra terra e mare, la magia della natura e l’unico compromesso possibile con l’uomo, queste immagini e la loro narrazione intima, tornano nello Stretto di Messina, messo a rischio dalla costruzione di un opera faraonica.
Un ponte concepito per unire le città e i destini che affacciano sullo stretto, modificando inesorabilmente l’ambiente, il paesaggio e l’orizzonte di questo luogo quasi mistico, per alimentare interessi più oscuri e intricati dell’Odissea omerica.Il mio ‘poema del ritorno’ ad un tempo e un luogo quasi mistico, con le divine Scilla e Cariddi, ammanta quello reale di tutta la poetica delle ombre nel quale lo sento e lo vivo.
Da domenica 25 a sabato 31 dicembre sarete ben rifocillati e predisposti alla visione del cliQtakeover “best of the year”, da non perdere. Buone feste.