Musica della settimana dal 18 al 23 Dicembre
A cura di Gabriella Ballarini e Juri Bomparola
Una traccia dei Ramones per augurarvi Buone Feste dalla colonna musicale di Q!
(Ma la colonna non va in vacanza)
The market as god: teologia finanziaria e altri pasticci di Eleonora Franchin
L’intervista di Eleonora a Harvey Cox e le conseguenti considerazioni, dimostrano quanto sia complesso per noi mortali confrontarsi con gli dèi.
Da che l’Uomo è apparso sulla Terra ha creato (o creduto in) dèi di ogni tipo, forma e ortodossia.
Abbiamo ormai il dogma impiantato nel DNA.
La più pericolosa tra le divinità, oggi, sembra essere il Mercato.
Cattivo perché affabile, oltre che affabulatore. Sembra donare mentre sottrae, sorride mentre distrugge.
Satana 2.0.
Probabilmente se c’è un dio che ha fallito, questo è il Mercato.
Ma continua a regnare sovrano, divulgando il proprio dogma.
Forse non è incontrovertibile, ma per estrarre da questo “finto dio” la sua parte buona, è necessario divenire consapevoli, tutti.
Rispolvero uno dei miei più grandi amori musicali di sempre, i Metallica.
“The God that failed”, e i chiodi non sono quelli della Croce cristiana.
Liberiamoci, per quanto possibile.
I signori del cibo di Clara Capelli
Bellissima intervista di Clara Capelli a Stefano Liberti. Il tema del cibo ci riguarda e ci travolge come consumatori. E così, per ritrovare la mia finestra sul cibo, ho deciso di optare per gli Skiantos, per dare una sbirciatina veloce al frigo.
Ti frugo nel frigo,
ci guardo dentro per vedere
tra le birre, la salsa ed il ‘Tomato’
il nostro amore dove l’hai conservato.
6220km2 di Alessandra Governa
Lo so, questa canzone sembra non c’entrare nulla. Ma c’è un mix di pensieri, adolescenze passate, sentirsi straniero, sentirsi quel sangue misto, insomma è andata così: mi sono messa a leggere l’articolo della Governa (che ormai quando non c’è sento la mancanza) e poi ho guardato il video. Quei colori, quell’assenza di colori.
Mi sono riascoltata tutto l’album dei Sangue Misto e, oltre alla rabbia, sono arrivate le parole.
La mia posizione è di straniero nella mia nazione…
Non parlate alla straniero e lo guardate male
e ogni singolo secondo la tensione sale
è SangueMisto e non rispetta più il confine
viene da dove era stato cacciato fuori come un cane
Il pescatore che per primo scoprì la bellezza d’Islanda di Nicolò Cesa
Il racconto di Nicolò Cesa mi ha portata in una terra che non ho mai visto e così ho scelto di chiedere ad un altro amico quale canzone islandese potesse essere la più giusta, chè lui è uno tenebroso e sapevo di poter contare su di lui per un consiglio. E poi ho messo insieme i pezzi. Ho usato il metodo di Nicolò, ho preso una cosa e l’ho messa di fianco ad un’altra permettendo così alle immagini di svelarsi, come il pescatore che scoprì la bellezza, sopravvivendo al mondo, come dice Cesa, attraverso l’arte e le sue sfumature.
Siria, la guerra e la propaganda di Cecilia Dalla Negra e Fouad Rouheia
È un album del 2016 di Daniele Silvestri e si chiama “Acrobati”, forse ho già preso un pezzo da qui, o forse no, ma questo articolo di Cecilia Dalla Negra e Fouad Rouheia mi ha schiacciato su una parola: verità. Ho ascoltato e riascoltato la canzone di Silvestri e non ho avuto dubbi, è la canzone giusta.
È un’altra immagine confusa
Che solo il tempo
Ci chiarirà
Quello che pensi, quello che temi che sia
La verità.
La matita di Enrico Natoli
Capire tu non puoi.
Tu chiamale, se vuoi.