Frammenti di Kurdistan
di Linda Dorigo
Tehran è cambiata, una nuova sopraelevata taglia in due il quartiere dove si sono trasferiti Ehsan e la sua famiglia. Come una figlia, mi aspettavano da quando gli avevo promesso che sarei tornata per andare in Kurdistan.
Ehsan è sempre uguale. Un lupo imprigionato in città, che ritrova pace solo nel deserto o alla guida del suo fuoristrada. “Non cercare guru al di fuori di te – mi dice un suo amico sufi – attraversa il corridoio e annusa tutti gli odori che provengono dalle porte aperte. Guarda dentro ad ogni stanza ma non limitare la tua conoscenza ad una soltanto. Prosegui dritta e fai tesoro di tutto”.
Il sufi è curdo. Prendo le sue parole come una benedizione e parto.