Frammenti di Kurdistan
di Linda Dorigo
Le ultime ore a Saqqez sono occasione di confidenze.
Ho la testa appoggiata sulle ginocchia di mamma Fatima. Accanto a noi Mohsen e Shler.
Abbiamo preparato i dolma e pranzato insieme prima della partenza. Fatima mi accarezza i capelli con le mani ruvide, le guance rigate dalle rughe e dalle lacrime che le scorrono sempre quando parla dei suoi figli.
Nonostante il digiuno per il Ramadan, è forte, va in moschea e al ritorno si ferma dall’amica che vive con i gatti, le galline e un maiale. Accoccolati sui tappeti, Fatima ricorda Hassan, il figlio maggiore che oggi ha 50 anni.
Hanno lasciato Shler da sola che aveva pochi mesi per andare a prenderlo tra le montagne.
Si era unito ai combattenti del Komala da un anno, e durante uno scontro aveva perso un occhio. Ma una volta a casa Hassan è stato arrestato e ha passato cinque anni in prigione a Evin dove è diventato dipendente dalla droga.
Si è disintossicato più volte, ma ci è sempre ricascato. Si è sposato, divorziato e ha due figli. Nessuno sa dove si trovi, ma mamma Fatima è sicura che sia a Saqqez.