Si entra in sala, in quel buio di chi attende e il brusio invade gli spazi, le poltrone e i corridoi. Appare lei, il vestito bianco e la terra, le mani a scavare, i vermi a ricomporre.
Di Gabriella Ballarini
Foto di Simone Boiocchi
Lo spettacolo di Tiziana Francesca Vaccaro con musiche di Andrea Balsamo, si intitola “Terra di Rosa – U cantu ca vi cuntu” e sarà in scena al Teatro Verdi di Milano fino al 18 Giugno all’interno del Festival Milano OFF.
Sul palco, per circa 75 minuti, la storia di Rosa Balistreri. Lo spettatore guarda il tempo che scorre sul palco, attraversando la vita di una donna da quando era bambina, osservandola camminare i cunicoli di un’esistenza dolorosa, violenta e assassina.
Il tempo, chiave di volta e di rivolta, il tempo che insegna e punisce, che stordisce e fa muovere lo spettatore sulla sedia.
La protagonista guarda il pubblico negli occhi ad ogni colpo di scena, ti guarda dentro e ti estorce tutte le lacrime, ti esorta ad ascoltare, ti permette di sorridere, ti invita a partecipare. È proprio una corsa vera, che ti viene il fiatone, che non vedi l’ora che succeda qualcosa di buono, qualcosa da ricordare, qualcosa che abbia il nome di libertà.
Rosa Balistreri rincorre per una vita intera la sua libertà, la ricama, la canta, ci mette sopra il sale delle acciughe, la libertà di una vetreria e poi quella del viaggio a Firenze.
Una fuga senza perdere il filo, ricercando la radice estrema dell’albero della vita. La vita sgozzata del capretto e quella conquistata di una figlia, quella perduta di un aborto in regalo ai santi.
Tiziana ha cucito una regia fatta di luci e voci, quelle che vengono dalla pancia, quelle digerite dallo stomaco, quelle vomitate di bile e sbarre alle finestre.
La storia che viene raccontata non ci chiede di giudicare, di provare simpatia e versare qualche lacrima.
La storia che ci viene raccontata ci chiede di guardarci allo specchio, di sentirci pugno di terra in faccia alle ingiustizie, ci chiede di urlare la verità a costo della vita, ci chiede di riconoscerci nella nostra voce e di ricercare le ragioni per cui le parole escono e incontrano gli altri.
La mafia, la violenza, la povertà, le migrazioni, il potere e il tema della donna: parole chiave per un racconto che intreccia la polvere alle note musicali.
Osservare Tiziana Francesca Vaccaro è stato come volare insieme a lei, con quelle sue grandi braccia, il suo volto dipinto di anni d’esistenza senza tralasciarne né lacrime, né risate. Tiziana accarezza la scena e la percuote, la sporca e la anestetizza, Tiziana canta Rosa in questo racconto struggente che viaggia direttamente nel sangue di chi ascolta.
Fino al 18 Giugno lo spettacolo sarà al Teatro Verdi di Milano, negli orari del calendario del festival. Andate a vederlo, non perché sia solo un bello spettacolo, andate a vederlo perché si tratta di uno spettacolo necessario.
Il SITO Terra di Rosa si aggiorna di continuo, se vorrete raggiungere lo spettacolo anche da altri punti d’Italia.