Frammenti di Kurdistan
di Linda Dorigo
Il valico di Bashmagh lo immaginavo diverso. A cavallo tra le montagne avrebbe potuto essere più romantico.
E invece sembra quello di Bazargan, tra Iran e Turchia.
Lì almeno c’è l’Ararat a riempire la cornice. Qui invece solo la polvere sollevata dai tir.
I soldati iraniani scherzano sul risultato degli europei di calcio. Abbiamo perso ai rigori con la Germania e loro si dimostrano solidali.
Lascio l’Iran e l’Iraq fa capolino in fondo al corridoio. Il faccione verde di Jalal Talabani mi riempie di gioia. Il vecchio baffuto guarda sornione e sotto la sua immagine c’è Mansur ad aspettarmi con una bottiglia d’acqua fresca dietro la nuca.