Un multimedia del Washington Post per raccontare il mondo oscuro dietro lo sviluppo tecnologico
di Redazione
Un progetto di Todd C. Frankel, con le foto di Michael Robinson Chaves e i video di Jorge Ribas, prodotto dal Washington Post, racconta l’inferno delle miniere di cobalto nella Repubblica Democratica del Congo, nella regione di Kpolwezi, nel sud del Paese.
The Cobalt Pipeline non denuncia solo le disumane condizioni di lavoro dei minatori, molti dei quali minori, ma anche tutte le connessioni commerciali per le quali oggi il cobalto è molto prezioso.
E quelle connessioni arrivano diritte allo stile di vita dell’Europa, dell’America del Nord e del mondo, dove tutta la tecnologia che ormai è presente in ogni ambito della quotidianità, si nutre come un vampiro di cobalto.
Senza però voler pagare il giusto compenso a questi lavoratori, che in questo longform con foto e video vengono mostrati in tutta la loro disperata sottomissione a questa violenza del mercato.