La settimana, in musica

Musica della settimana dal 10 al 15 Settembre

A cura di Gabriella Ballarini

MetroMoebius, in metrò e in radio di Angelo Miotto

Per accompagnare l’inizio dell’avventura radiofonica di Metromoebius ecco la musica elettronica degli Orbital, duo storico inglese, nato alla fine degli anni ottanta per ipnotizzarci con la musica elettronica.
E così la musica va e ci confonde, come Moebius.

Làbas, per una nuova cittadinanza di Bruno Giorgini

Guccini canta Bologna, ed io non aggiungo niente alle sue parole.
Bologna è una donna emiliana di zigomo forte, 
Bologna capace d’ amore, capace di morte, 
che sa quel che conta e che vale, che sa dov’ è il sugo del sale, 
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita…

Perù, oltre Sendero Luminoso di Mauro Morbello

Era il 2006 circa quando visitai per la prima volta un carcere in Perù. Mi portarono nel braccio femminile, c’era una panca e una ragazza venne a parlarmi. Era un’attivista di Sendero Luminoso, lei mi parlava ed io mi chiedevo: perché?
I try to explain but you just don’t understand
Man you’re really losin’ it
And you’ve really done a lot of junk now
But you keep on abusin’ it
What in the world happened to you

Generazione Isis di Christian Elia

Ho letto questa recensione come quando si legge qualcosa per scoprire la sua verità.
Ecco, ci sono fenomeni che proprio non comprendo, che non riesco a tradurre e allora mi sono ricordata di questa canzone di Matt Elliot che si intitola “The calm before”. La canzone dura 14 minuti, che è un tempo innaturale, ecco, l’ho scelta come qualcosa che arriva prima della tempesta e dura un tempo innaturale.
There must be a storm
Don’t we need it
Just to clear it
To blow the dust away
Away, to a place where it can never be found or thought of again

Il caso Luksinger Makay di Manuel Zani

Per ogni dolore, per ogni ferita, per ogni sguardo che si perde nella fine dei giorni.
La Beriso è un gruppo argentino, la canzone si intitola Miradas.
como poderte explicar 
se que el dolor es ajeno 
no te creas yo también perdí 
se lo que se lleva adentro 
el tiempo te amoldara 
la herida nunca se ira 
la mía, la mía va hasta mi entierro

Siria: Ieri, oggi, domani di Alberto Savioli

Dice Alberto Savioli, ad un certo punto: “Le tribù in questi territori sono state fagocitate dallo Stato Islamico, nonostante abbiano tentato più volte di ribellarsi.”
Dopo questa, frase ho scelto questa canzone: Untile the day is done, REM.
The battle’s been lost, the war is not won
An addled republic, a bitter refund
The business first flat earthers licking their wounds
The verdict is dire, the country’s in ruins

La matita di Enrico Natoli

Desdibujarte