Di Callum Cant per Notes from Below
La cosiddetta gig economy nasconde molte ombre. Per citare un esempio, le recenti proteste dei fattorini che lavorano per piattaforme come Foodora o Deliveroo hanno reso chiaro come raramente si tratti di “lavoretti” per guadagnare una “mancetta”. Al contrario, si tratta in buona sostanza di lavoratori a cottimo, “on demand”, privi di qualunque tutela, dalla malattia alle ferie, e inseriti in un’economia così frammentata e mediata da ostacolarne l’organizzazione.
Questo articolo di Notes from Below documenta le lotte che negli ultimi mesi hanno coinvolto i fattorini, non solo quella più nota ai lettori attenti avutasi a Torino, ma anche in Gran Bretagna (Londra, Leeds, Brighton), Francia (Marsiglia, Parigi, Bordeaux, Lione). Germania (Berlino), Spagna (Barcellona, Valencia, Madrid).
Un interessante studio, corredato da una buona bibliografia, per interrogarsi sui nuovi sfruttamenti contemporanei e sulle forme di lotta e resistenza in divenire.
Notes from Below è il sito che pubblica gli studi di Class Inquiry Group, organizzazione di militanti socialisti dal basso che si occupa di studiare la composizione della classe lavoratrice contemporanea e di documentarne le lotte.
Per saperne di più: Non è lavoro, è sfruttamento di Marta Fana, Edizioni Laterza