Un futuro distopico, un mondo che deve inventarsi di nuovo, ripartendo dalla condivisione degli spazi
di Redazione
Pianeta Terra, anno 2030. La popolazione mondiale è arrivata a otto miliardi di individui, dei quali oltre il 70 percento vive nei centri urbani.
E’ necessario ridisegnare le coordinate del vivere e dell’abitare così come le abbiamo conosciute per secoli.
One shared house, progetto multimediale del laboratorio di architettura danese SPACE10, riflette e immagina come ridividere uno spazio diventato troppo piccolo.
Un progetto culturale, un gioco, per riflettere e sperimentare.