Un documentario racconta dodici vite sconvolte da Daesh
di Redazione
Abdel-Rahman, Joud, Ferry, Hoessein, Refah, Hwidi, Mazen, Dyana, Horan. Persone, come tante. Che un giorno della loro vita hanno incontrato Daesh.
Echoes of Is, un documentario olandese, intreccia le storie di dodici persone che, in modi differenti, hanno avuto le loro vite cambiate per sempre dalle bandiere nere del sedicente Stato Islamico.
Il lavoro, disponibile in olandese, inglese e arabo, prodotto da Submarine Channel, è un lavoro collettivo, semplice nella struttura (ogni storia è una sorta di auto ritratto video/audio), ma molto intenso.
Perché riesce a mettere assieme storie differenti per provenienza dei protagonisti e per prospettive, attorno a temi universali quali il destino della gente comune in guerra fino all’idea che lo Stato Islamico è stato un fattore del quale forse troppo in fretta si celebra la fine.
L’intento ultimo di questo progetto è contrastare in rete la propaganda jihadista, ma ancor di più rende l’idea di come dalla guerra è difficile uscire senza pagare un alto prezzo.