Tratto da La Nacion, traduzione a cura di Silvina Grippaldi, che ringraziamo.
Nel mese dell’anniversario del golpe che diede inizio all’ultima dittatura argentina, sono stati pubblicati o rieditati dieci libri tra romanzi, inchieste e saggi storici.
Golpes. Relatos y memorias de la dictadura. Edición y prólogo de Victoria Torres y Miguel Dalmaroni. Seix Barral
Ventiquattro testi inediti, scritti dopo quarant’anni dal golpe militare del 24 marzo, d’autori che in quegli anni e fino alla guerra delle Malvinas, frequentavano la scuola elementare o stavano finendo il liceo. Juan José Becerra, Eduardo Berti, Gabriela Cabezón Cámara, Sergio Chefjec, Mariana Enríquez, Ernesto Semán, Julián López, alcuni degli autori che hanno raccontato le loro sensazioni e i ricordi di quel periodo, da un punto di vista letterario addentrandosi nel difficile e complesso territorio di questa recente e traumatica storia argentina.
Hijos de los 70. Historias de la generación que heredó la tragedia argentina. Carolina Arenes y Astrid Pikielny, Sudamericana
Cosa se ne fanno, gli uomini e le donne, di quei segni lasciati dai loro genitori che hanno vissuto la violenza politica degli anni 70? Come riesce a superare un’intera generazione figlia della tragedia argentina più atroce, il peso del dolore, la morte, i sospetti, l’inesistenza delle ragioni? Carolina Arenes e Astrid Pikielny hanno intervistato – mantenendo sempre come tema centrale il legame filiale – i figli delle vittime e dei carnefici; dei militanti, militari, sindacalisti, desaparecidos, polizie, imprenditori uccisi dai guerriglieri, madri obbligate a partorire in cattività. Una prospettiva necessaria; un libro – dice Jon Lee Anderson (giornalista statunitense N.d.T.) – “importante per l’Argentina e per gli argentini”.
La política secreta de la última dictadura argentina (1976-1983). Paula Canelo, Edhasa
Paula Canelo ha fatto una ricerca basandosi nei documenti secreti, riservati oppure di ristretta divulgazione, dei legami stretti tra la politica e la repressione durante la dittatura. Ricercatrice del Conicet (Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas N.d.T), docente dell’UBA e coordinatrice del Programa de Investigaciones sobre las Dictaduras del Cono Sur, l’autrice mette in rilievo la “questione politica” che aveva segnato la dittatura, sottolineando l’importanza che sia i militari che i civili, avevano dato al Processo di Riorganizzazione Nazionale; quanto erano ambiziosi gli obbiettivi per poi approfondire sulla sconfitta di quell’impresa di rifondazione che si erano proposti.
Los desaparecidos de la iglesia. El clero contestatario frente a la dictadura. María Soledad Catoggio. Siglo XXI
Soledad Catoggio si addentra in uno degli argomenti meno seguiti dai ricercatori sulla dittatura militare: il clero vittima del terrorismo di Stato. L’autrice (sociologa e professoressa in Scienze Sociali nell’UBA) ha cercato di evitare la dicotomia tra chiesa complice e chiesa martire, ricostruendo la trama complessa dei vincoli tra chiesa e governo militare e approfondendo sull’origine delle tensioni e delle nuove identità negli ambienti religiosi. Il libro si occupa del massacro dei pallottini, la morte di Angelelli e di Mujica, la sparizione delle suore francesi e la storia dei seminaristi, sacerdoti, religiose e pure dei vescovi sospettati di essere “sovversivi”.
Orígenes ideológicos de la “guerra sucia”. Fascismo, populismo y dictadura en la Argentina del siglo XX. Federico Finchelstein. Sudamericana
Uno sguardo sulle ideologie sulle quali si è appoggiato il progetto politico e militare cominciato il 24 marzo del 1976. L’autore tiene conto del fatto che i principi e le pratiche violente fatte dallo Stato argentino in quel periodo, erano strettamente legati all’impatto che aveva avuto, negli anni 20 e 30, il fascismo in Argentina.
Concetti antiliberali e autoritari, riformulati per segnare le diverse tendenze politiche e che, soprattutto, hanno dato la possibilità di creare uno Stato capace di “fare la guerra” ai suoi stessi cittadini.
La farsa. Los 48 días previos al golpe. Gabriela Saidon. Planeta
Ricostruzione dei tragici e decisivi 48 giorni precedenti al golpe del 24 marzo, nei quali María Estela Martínez de Perón ebbe un ruolo rilevante, il terrorismo di Stato era già in azione nelle mani della Triple A, il Piano Condor era una realtà e i diversi personaggi politici, imprenditoriali, ecclesiastici, giornalistici e sindacali acclamavano l’intervento dell’Esercito. L’autrice si domanda come mai non si sia sta percepita l’intensità che ha avuto quel periodo e s’interroga sulla “desaparición” della figura di Isabel nei discorsi di Néstor e di Cristina Kirchner.
Las dictaduras argentinas. Historia de una frustración nacional. Alejandro Horowicz, Edhasa.
Saggista e professore di Scienze Sociali, Alejandro Horowicz ha scritto questo libro partendo dalla sua tesi di laurea (Historia estructural del golpe de Estado) soffermandosi su una domanda importante: il periodo iniziato nel dicembre di 1983 diede un taglio definitivo a un’epoca della storia argentina oppure si ci sono ancora processi di accumulo e di lunga scadenza, cominciati nel colpo di Stato del 1930 e che operano tuttora nella politica e nell’economia argentina?
El dictador. María Seoane y Vicente Muleiro. Sudamericana
Ristampa di un libro già esaurito in passato parecchie volte, la prima gran biografia di Jorge Rafael Videla, leader e poi simbolo dell’autonominato Processo di Riorganizzazione Nazionale instauratosi in Argentina dopo il colpo di Stato nel 1976. Gli autori indagano nella vita privata e pubblica di Videla, nei tratti della società che ha condiviso, subito e garantito le politiche della dittatura militare e nelle linee dominanti dell’esercito di quel periodo.
El Rodrigazo. El lado oscuro del ajuste que cambió la Argentina. Néstor Restivo y Raúl Dellatorre. Capital Intelectual
Celestino Rodrigo fu Ministro di Economia dal 2 giugno 1975 e le sue misure economiche furono così estreme che sono rimaste nella storia (e imprese nella traumatica memoria argentina) con il nome di il “Rodrigazo”. Il ministro rimase in carica soltanto 49 giorni e anche se può sembrare breve, questo periodo per gli autori del libro, fu sufficiente per riorientare il senso della storia pendolare argentina. Restivo e Dellatorre tracciano le linee di connessione tra il piano Rodrigo, il suo effetto devastante in tutti i settori della popolazione e il programma economico della dittatura che sarebbe arrivata un anno dopo.
Disposición final. Ceferino Reato. Sudamericana
Un anno prima della morte di Jorge Rafael Videla, Ceferino Reato entrò nel carcere dove era agli arresti l’ex dittatore e lo intervistò durante una ventina di ore. Insieme alle testimonianze di militari, guerriglieri, politici, imprenditori e sindacalisti, c’è la ricostruzione dei meccanismi interni della dittatura e descrive il contesto di violenza politica nel quale era nata la dittatura e che poi lo stesso governo mantenne. Questa edizione include un prologo in cui l’autore racconta i retroscena delle interviste e risponde alla polemica che venne fuori quando fu presentato il libro per la prima volta nel 2012.