La città sospesa

Una narrazione collettiva,
tante voci, molti linguaggi, un’unica città

di Maddalena Goi

Se si comincia una pagina di questo romanzo si è perduti, senza più vie di scampo, sopraffatti da una bellezza così controversa e sublime che il desiderio di divorarne i suoi capitoli diventa inarrestabile. E’ una droga dolce, un vino inebriante, un’estasi così deliziosa che i miei sensi faticano a resisterle.

E’ Gerusalemme. Meraviglia delle meraviglie. Mi perdo nel dedalo dei suoi minuscoli vicoli, tripudio di suoni, odori, profumi e colori. Storia e mistero conducono i miei passi, ogni pietra trabocca di santità. Sembra che qui il tempo si sia fermato. Mi abbandono ai suoi segreti. Resto inerme, attratta da ogni sussurro. Cammino sui suoi tetti, di notte, la vedo, è tutta illuminata: “Oh come sei bella Gerusalemme, così conturbante e magica da lacerare il cuore, sei odio e amore, sei un sussulto che non dà pace.”