Da Milano a Saigon, in sella a due Star

Sulle orme di Bettinelli, per raccontare le realtà che resistono. Ecco il progetto “Nessuno ferma le stelle”, e un crowdfunding per sostenerlo

di Cora Ranci

Ci sono viaggi che servono per arrivare, e altri pensati per attraversare. Questo viaggio-impresa, chiamato Nessuno ferma le stelle, fa certamente parte della seconda categoria. Da Milano a Saigon, in Vietnam, in sella a due Star, le vespe di fabbricazione indiana. 20.000 chilometri, 15 Paesi. È il progetto di Andrea Martino e Pietro Porro, 30 anni, milanesi, con almeno due passioni comuni: le due ruote e il viaggio.

Ci aveva già pensato qualcuno, ad arrivare nella leggendaria Saigon a bordo di una motoretta. Il pensiero arriva subito a Giorgio Bettinelli, che nel celebre libro In Vespa. Da Roma a Saigon (1997) ha raccontato il viaggio effettuato cinque anni prima, la prima di quelle traversate intercontinentali che lo resero famoso e che convinsero la Piaggio a sponsorizzarne le imprese.

Andrea e Pietro intendono seguire lo stesso tragitto percorso da Bettinelli nel 1992, anche se, a differenza del loro ispiratore, loro potranno attraversare i Balcani, ora non più in guerra. Bettinelli non riuscì nemmeno ad entrare in Birmania, cosa che Andrea e Pietro pensano invece di riuscire a fare. Ecco i Paesi che essi attraverseranno prima di arrivare in Vietnam: Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia, Iran, Pakistan, India, Thailandia, Cambogia e Laos.

Cattura

Il viaggio non sarà fine a sé stesso. Andrea e Pietro partiranno alla scoperta di quelle che loro chiamano le “realtà che resistono”.

Associazioni e gruppi anche informali di persone impegnate nel rendere migliore il posto in cui vivono, resistendo ai processi di impoverimento o degradamento della qualità della vita umana e sociale. Che è un po’, in fondo, quello che anche Pietro e Andrea fanno nella loro Milano, dove lavorano entrambi come educatori, oltre ad essere impegnati nel promuovere forme diverse di socialità nei quartieri periferici.

E ci siamo. La partenza è prevista per il prossimo giugno, ma già fervono i preparativi. È da pochi giorni attivo una raccolta fondi online, un crowdfunding, attraverso il quale i due viaggiatori chiedono di sostenere economicamente la loro impresa, oltre a una serie di eventi e cene di autofinanziamento che consigliamo di seguire sulla loro pagina Facebook.

Il crowdfunding per sostenere il progetto