di Alice Bellini
12 spunti di riflessione, consigli di approfondimento di vita pescati a sorte da un cappello. Per coloro che credono negli astri, non sarà di certo un caso che un determinato messaggio sia uscito per un determinato segno. Per chi invece le stelle le riconosce solo come lucine nel cielo, comunque una piccola riflessione non fa mai male, per alleggerire un po’ l’anima, ma senza volare via.
“Abbiamo tutti due vite”, afferma il saggio Confucio, “la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una”. Un’affermazione che magari può suonare paradossale, ma né più né meno paradossale della solita vita che magari non ci piace poi così tanto, ma che tutti i giorni ci ostiniamo a vivere, attorniati da una quantità di cose, impegni, persone e attività che c’intossicano e ci fanno volare basso, o peggio, non ci fanno mai spiccare il volo. E nessuno dice che il vivere debba essere un susseguirsi di gesta mirabolanti, ma almeno un planare alto e leggero sopra le paure e sopra le illusioni. L’illusione che prima o poi il momento giusto arriverà per cambiare, per ricominciare, per la famosa svolta. Quante seconde vite sprecate, sulla faccia di questa Terra. Dunque, sembra che per gli Ariete il messaggio sia chiaro, o almeno la domanda: non starai mica sprecando la tua, di seconda vita?
Da persona spirituale quale sono, mi ha fatto sempre indignare il fatto che la religione venga utilizzata come scudo per la stupidità, per giustificare atteggiamenti pieni di odio, rabbia e paura, come se fossero l’espressione di Dio che li richiede. Secondo la Regola d’Oro di ciascun credo, infatti, l’amore regna sovrano e la convivenza pacifica tra popoli e persone è il fine ultimo di ogni religione. Come anche mi fanno indignare quegli atei che scambiano quegli stessi atteggiamenti di odio, rabbia e paura per “parole di Dio”, senza rendersi conto che non si può considerare davvero credente colui che non si comporta in un’ottica di amore e gentilezza, nessuna eccezione concessa. Un credente che professa intolleranza e segregazione è come un vegano che invita la macellazione della carne e agli allevamenti intensivi. Un ateo che scambia gesti di odio come gesti di Dio è semplicemente un ignorante, fatto della stessa pasta di chi professa quello stesso odio e quella stessa intolleranza. Così, a entrambe le parti mi viene da rispondere con le parole di Margherita Hack: “Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione”. Invito dunque tutti i Toro, credenti o meno che siano, ad amplificare il più possibile la loro sensibilità, così da poter essere il motore di tante piccole rivoluzioni d’amore. Il mare, dopotutto, è fatto di gocce, come la gentilezza è fatta di piccoli gesti.
“Tu non sei come me, tu sei diverso / Ma non sentirti perso / Anch’io sono diverso, siamo in due / Se metto le mie mani con le tue / Certe cose so fare io, e altre tu / E insieme sappiamo fare anche di più / Tu non sei come me, son fortunato / Davvero ti son grato / Perché non siamo uguali / Vuol dire che tutti e due siamo speciali”. Quasi 7 miliardi di persone popolano questo nostro pianeta, e ancora esiste il concetto di diverso. Diverso da chi? Rispetto a che cosa? Se si cambia il punto di vista, tutti siamo diversi. E se da una parte è considerato un concetto talmente banale che quasi mi sembra stupido ripeterlo, dall’altra pare essercene ancora bisogno, perché di “diversi” sembrano essercene ancora tanti, troppi. Così, sull’onda di questa filastrocca, mi viene da lanciare a tutti i Gemelli una sfida: cambiate punto di vista. Prendete tutto ciò che considerate “diverso” in maniera negativa, anche fosse un paio di calzini, e etichettatelo come “speciale”. A quel punto, cercate almeno una ragione per cui quel paio di calzini è così speciale rispetto agli altri. Vi si aprirà un mondo di opportunità.
Viviamo la vita a riempirci di cose, averi, possessi. Consumiamo continuamente cibi e soldi e cose di cui potremmo benissimo fare a meno, per regalarci l’illusione di star bene, di avere tutto, di essere importanti. Saturi come siamo, non ci sarà mai spazio per nulla di veramente nuovo, se non un paio di scarpe, o un tipo di biscotto. Novità noiose, fruibili usa e getta, senza valore reale. “Trenta raggi convergono nel mozzo, ma sta nel vuoto del mozzo l’uso del carro. Di argilla si forgiano i vasi, ma l’uso del vaso è nel suo vuoto. Mura, porte e finestre formano una casa, ma l’uso della casa è nel suo vuoto. Perciò dall’essere, in quanto divenire, viene il possesso. Nel non essere, nel vuoto in quanto vera pienezza, sta l’essenza”, sostiene il saggio Lao Tzu nel Tao Te Ching. Per questo Aprile, auguro a tutti i Cancro di riuscire a creare un po’ di vuoto nella loro vita e nella loro anima, così che un’esistenza più vera ne possa scaturire.
“I compromessi non li ho accettati. Nella vita ogni giorno ce n’è di piccoli, vivere è già un compromesso. Ma quelli che toccano i valori portanti dell’uomo secondo me non vanno accettati. Si deve scegliere cosa si vuol essere e poi avere la forza e la coerenza di seguire quello che il tuo intimo ti suggerisce”. Parole di Walter Bonatti, che ben si addicono allo spirito fiero e deciso dei Leone. Così, nel suggerirvi di non farvi accecare dall’orgoglio che spesse volte fa lo sgambetto alle vostre scelte, mi auguro per voi che questo Aprile sia un mese all’insegna del non-compromesso, della forza e della coerenza. Il vero coraggio risiede proprio in questo, nel saper scartare qualcosa che ci fa comodo per non dover tradire ciò a cui aspiriamo. Onorare una scelta. Portarla avanti senza indugio, che non significa essere ciechi e non cambiare mai idea, ma ponderare con pazienza e testa, e poi usare tutta la forza del cuore per diventare quel che si vuole essere.
“Amami quando meno me lo merito, perché quelli sono i momenti in cui ne ho più bisogno”, recita un proverbio svedese. Siamo abituati ad interpretare atti di aggressività o allontanamento come espressioni di rabbia e cattiveria, di qualcosa di buio da cui proteggersi. E nessuno intende giustificare mancanze di rispetto o atti inammissibili. Ma spesso ci dimentichiamo che dietro atteggiamenti aggressivi e brutti, risiedono montagne di paura. E l’antidoto alla paura non è mai stato il coraggio, ma l’amore. Comprendere non significa farsi passare sopra, o giustificare passivamente, ma avere la forza e il dono strepitoso di saper scegliere l’amore anche di fronte ai mostri più spaventosi, davanti agli schermi, davanti a tutti quegli atteggiamenti che di amore sembrano non avere nulla. Roba da supereroi. Cari Vergine, passate dunque questo Aprile a scoprire in voi questo superpotere, da usare senza parsimonia alcuna e senza paura di uscire allo scoperto.
“Le sue ferite venivano dalla stessa sorgente della sua forza”, recitano alcuni versi di “Power”, una poesia di Adrienne Cecile Rich, poetessa americana del Novecento. Una volta un’amica, parlando di un problema che mi corrodeva l’anima, mi disse che ci vuole la stessa quantità di energia per stare male e per stare bene. Anzi, forse ce ne vuole un pelo di più per stare male, perché poi quel male bisogna anche combatterlo. E che dunque sta a noi decidere di convogliarla in una direzione o in un’altra. Sta a noi decidere se da quella sorgente vogliamo far scaturire ferite da curare, o forza che cura noi. Parole che mi hanno dato tanto a riflettere e che oggi, da Bilancia quale io stessa sono, condivido con tutte i Bilancini alla lettura. Che possano ispirare anche voi in tutti i momenti di sconforto e bisogno. In quella continua ricerca di equilibrio ed armonia che ci caratterizza, auguro a tutti che questo Aprile sia il mese della forza, e non delle ferite. Che ciò che succede sia sempre visto come un’opportunità di imparare qualcosa e crescere, e non come un problema o una sofferenza. Così che le energie vengano sempre convogliate nella giusta direzione.
Recita il guru indiano Sai Baba, “Non c’è nessun bisogno di ritirarsi in una foresta o in una caverna per conoscere la vostra verità interiore e per vincere la vostra natura. Infatti non avreste la possibilità di esibire la vostra rabbia e quindi la vittoria acquisita non sarebbe permanente e genuina. Vincere la battaglia della vita, essere nel mondo ma allo stesso tempo lontano dai suoi tentacoli: questa è la vittoria”. Più spicciolamente, si potrebbe dire che il vero giocatore si vede quando sta perdendo. Così, Aprile sembra essere il mese perfetto per gli Scorpione per imparare a vivere lontano dai tentacoli della vita. Per imparare a scegliere la pazienza e la compassione, invece che la rabbia e l’odio nei confronti di tutti quei piccoli affronti che la vita ci manda e ai quali ci piacerebbe tanto rispondere radendo tutto al suolo, senza vedere che non porterebbe ad altro che ad un’immensa desolazione. Scegliere la vita è infatti forse la vittoria più grande della vita stessa.
“Umanità è sapere che non si è nulla. Amore è sapere che si è tutto”, recita un detto indiano. Ognuno di noi ha l’immenso potere di fare una differenza schiacciante su tutto ciò che lo circonda. Se non esistessimo, le cose non sarebbero andate e non andrebbero nello stesso modo. I fatti della vita sarebbero enormemente diversi. La realtà avrebbe un altro aspetto. E questo vale per tutti, dai grandi capi, agli eremiti lontani dal mondo. Auguro a tutti i Sagittario di essere umani e capire che questo potere di mutare la realtà che ci circonda non ci rende onnipotenti o più importanti degli altri: è un discorso che vale per tutti allo stesso identico modo. Ma di capire anche che, proprio per questo, il modo in cui agiamo è fondamentale e fa un’enorme differenza. Porsi in un’ottica d’amore è importantissimo se si vuole dare una possibilità a pace e coesistenza di regnare su questo mondo.
“Niente è per sempre, nemmeno i problemi”, sosteneva Charlie Chaplin. E se un po’ il cambiamento e la caducità delle cose tende a spaventare l’uomo nel suo intimo più profondo, al tempo stesso permette di vivere la vita nel presente più sfrenato, cullati da quella strana sicurezza per cui nulla è per sempre e le cose possono costantemente tendere ad una sfumatura migliore. E questo sembra essere particolarmente vero per i Capricorno questo Aprile. Ciò che vi affanna l’animo, lasciatelo andare. Non vi affannerà per sempre. Anzi, più ve lo tenete stretto al petto e più vi graffierà. Più lo terrete saldo a voi e più quell’affanno durerà. Ma si tratterebbe di un tentativo disperato, perché nulla è per sempre, nemmeno ciò che adesso sembra essere granitico e immancabile. E forse è solo bene che sia così.
“Trovarsi nello stato della ricerca significa essere nello stato di beatitudine, perché la ricerca esploderà nella realizzazione”. Vimala Thakar è stata un’attivista e grande guida spirituale indiana, e le sue parole calzano proprio a pennello per gli Acquario, visionari e curiosi come sono. Chissà che questo Aprile non sia quel classico momento in cui qualcosa che cercavate da tempo, magari anche anni, finalmente non si palesi. Sia essa una risposta, uno stato d’animo, la realizzazione di un modo di essere. Quello che vi auguro, è di non smettere mai di essere nello stato di ricerca, di porvi domande, di tendere all’acquisizione di nuovi modi di essere. E per quanto magari per anni vi possa sembrare di vagare alla cieca, arriverà il giorno che una realizzazione vi esploderà dentro che un Big Bang. E la sensazione di aver finalmente girato la boa sgorgherà pacifica nell’animo. Una nuova ricerca potrà avere inizio, nella gratitudine delle mille realizzazioni a venire.
Matsuo Bashō è stato uno dei più grandi poeti della cultura giapponese. “Non seguire le orme dei saggi, cerca ciò che essi cercavano”, consigliava a chi prestava orecchio alle sue parole. Perché il punto non è seguire le orme di qualcuno, ma assicurarsi che il proprio passo sia simile e punti alla stessa direzione. Tra emulare ed essere c’è una differenza schiacciante, che si pone alla base della vera natura di una persona e della qualità delle sue azioni. Altrimenti, si tratterà solo di un riflesso, di qualcosa di posticcio, un velo che prima o poi cadrà, lasciando spazio al vero. Dunque, Pesci d’Aprile, assicuratevi che le vostre azioni vi appartengano davvero e che i saggi non fungano solo da ispirazione nel seguire un cammino che voi per primi state calpestando, lasciando le vostre personali impronte e perseguendo la vostra personale meta.