Inaugurato con il botto con l’ultimo film di un autore molto coccolato dalla critica francese-Nocturama di Bertrand Bonello-, ma difficile da vedere sui nostri schermi, Filmmaker International film Festival torna anche quest’anno.
Di Irene Merli
L’offerta è ancora più vasta, quasi 100 opere di cui molte in anteprima nazionale, distribuite tra le diverse sezioni: Concorso Internazionale, Fuori concorso, Prospettive, Fuori Formato, Filmmakers off, Filmakers Zero, Natura Selvaggia, una retrospettiva su una particolarissima Filmmaker, Marie Losier, che qui presenta il suo primo lungometraggio, The Ballad of Genesis and Lady Jane, e un omaggio a un autore austriaco ” cult”, Ulrich Seidl, che invece arriva con il suo ultimo documentario, Safari, sulle battute di caccia in Africa della classe media austriaca e tedesca.
Solo per restare sui dodici film del concorso, i film di punta sono Ta’ang, di Wang Bing, su una minoranza etnica in fuga da una guerra civile in Myanmar, Le concours, di Claire Simon, sull’esame di ammissione a una delle più prestigiose scuole di cinema al mondo, The Dreamed Ones, di Ruth Beckermann, sulla tragica corrispondenza amorosa tra Paul Celan e Ingeborg Backmann, e Vendredi 13, di Nicolas Klotz, autore de La Blessure e de La question humaine, un mediometraggio in cui il filmmaker alterna riprese nello studio di una trasmissione radiofonica di successo in cui si registra due giorni dopo gli attentati al Bataclan, ad altre riprese sui diversi luoghi della strage dell’anno scorso.
Filmmaker 2016 dopo aver iniziato con un film spaesante in cui si immagina che un gruppo di adolescenti ribelli metta a ferro e fuoco Parigi, chiude poi con L’amatore, di Maria Mauti, sul grande architetto milanese Piero Portaluppi, costruito su inediti filmati in 16 mm e con la voce narrante di Giulia Lazzarini.
Filmmaker International Film Festival, 29 novembre- 4 dicembre, Milano, Spazio Oberdan e Cinema Arcobaleno. www.filmmakerfest.com; Facebook Filmaker Festival.