Home – هوم

Il documentario di Rafaat al Zaqout sull’arte come forma di liberazione interiore ed esteriore è disponibile per 10 giorni in rete gratuitamente.

“Now I am not scared of everything, like I was before”

Ci si può liberare attraverso l’arte? Da dove comincia la rivoluzione per liberarsi da un regime autoritario che nega da decenni ogni forma di libertà (“non avremmo mai potuto far questo prima della rivoluzione”), se non si comincia a liberare prima il proprio sé, prigioniero di una struttura, psicologica prima ancora che fisica, che non abbiamo mai messo in discussione prima d’ora?

Cosa unisce artisti e miliziani, in un cortile di una casa di Menbij, nel nord della Siria, mentre fuori i combattimenti per la liberazione della città continuano, se non una sensazione di comunità, materiale e virtuale, e di ricerca di un posto, una “home”, una casa che sia anche una patria, dove vivere liberi di essere quello che si è, e dove si vive nutrendosi di questa libertà? E ancora, è possibile pensare ad eserciti di artisti, o l’unica rivoluzione che concepiamo è quella fatta di armi?

Un documentario fondamentale, quello di Rafaat al Zaqout, dal titolo “Home”, per 10 giorni è disponibile in rete gratuitamente, un viaggio dall’universale del sentimento comune della rivoluzione, al particolare individuale, di uno, cinque, dieci percorsi individuali di liberazione, interiore ed esteriore, perché forse la rivoluzione non finisce mai.

Una recensione del documentario Home è stata ripresa dal sito SiriaLibano, ed è disponibile qui.

 

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