La musica della settimana dal 16 al 21 Aprile
A cura di Gabriella Ballarini
Pista borgo mezzanone di Maria Pansini
Leggo la scritta in grande della foto in copertina: Africa Unite. Subito corro a cercare uno dei gruppi che accompagnava la mia adolescenza in quei pomeriggi in cui il mondo mi sembrava dentro alla mia cameretta. Poi oggi leggo Maria Pansini e il mondo spalanca la finestra e si compone di piccole cose quotidiane che giocano alla vita, ma non è un gioco, è proprio la vita. Ho scelto “Nella mia città”: voglia di vivere, ma solitudine, che cosa manca? Non riusciamo più a vivere così.
Voci dal silenzio di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita
Alle voci dal silenzio di uomini che vivono come eremiti, cantiamo altre voci del silenzio. Una voce di uomo, quella di Mariano Deidda che canta un testo di Grazia Deledda: Strana eremita.
Vorrei viver lassù
Strana eremita
Dell’idea, dello spirito, dell’arte
Studiando nel silenzio
E nell’oblio dei sogni umani.
Perù. Madre de Dios: la maledizione dell’oro di Mauro Morbello
C’è una canzone dei Twentu one pilots, che si intitola House of gold e mi ha subito fatto pensare a quello che ho visto in questi anni viaggiando tra fiumi e foreste, guardando quelle navi dei cercatori d’oro, fantasticando. E poi questa canzone semplice, una canzone sulla cura, sul sogno che l’oro sia quello che dona valore, ma a volte Oro è solo un colore.
She asked me, “Son, when I grow old,
Will you buy me a house of gold?
And when your father turns to stone,
Will you take care of me?”
Siberia. “Questo il presidente non lo sa” di Matteo Spertini
Nel racconto si parla di volti nascosti e parole cancellate. Era il 1995 e Paolo Conte usciva con un album dal titolo “Una faccia in prestito” e dentro all’album, la canzone “Le tue parole per me”, invisibili, dice chi canta, e questi punti di incontro mi hanno trascinata da quel pianoforte, alla Siberia di Matteo Spettini. Nella canzone c’è anche lo spaesamento tra chi narra e chi viene narrato, insomma…
Dimmi chi
Dimmi chi…
C’è qualcuno
C’è qualcuno che
Nell’aria sappia leggere
Le tue parole per me?
Sono qui
Sono qui
Invisibili invisibili
Eppure sono sempre qui
Le parole tue per me…
Florina Cazacu a Luigi Di Maio: faccia un passo indietro testo di Florina Cazacu
Che a volte non lo so proprio quanto lo vorrei urlare pure io quando sento certe cose, che forse è meglio fare un passo indietro, ma un passo indietro corposo, deciso.
Ho scelto i Madness per raccontarci ossessivamente tromba, voce e tutto il resto, la necessità di one step beyond, era il 1979 e già bisognava fare un passo indietro. Da ascoltare a massimo volume!
Elezioni francesi. Aiuto tornano i comunisti! di Bruno Giorgini
Si stanno avvicinando le elezioni in Francia e ho deciso di prenderne il largo, vado verso la musica francese per contrastare una politica incomprensibile con la musica trascinante di “Les Hurlements d’Léo” e una canzone che è un inno alla poesia.
C’est vrai, J’ai l’art et la manière, je siffle mes vers, paf à l’envers!
La matita di Enrico Natoli
I’m called mother