Frammenti di Kurdistan
di Linda Dorigo
Il confine è chiuso da quasi cinque anni.
Khelan vive qui da quindici anni e ha ricevuto la carta d’identità iraniana solo qualche settimana fa. È irachena, originaria di Narsana, un villaggio che dista poco meno di mezz’ora se il confine fosse aperto.
“Non ci siamo mai considerati stranieri, né lontani” confessa. Khelan ha tre figli, è sposata con Adnan. Dal tetto della loro casa si vede la boscaglia oltre la quale inizia l’Iraq.
Stormi di uccelli bianchi volano al tramonto davanti a noi: “Vengono dall’Iraq – dice sicura Khelan – Forse anche loro hanno parenti qui. Per loro non esistono confini”.