Il nuovo film di Paolo Virzì, un viaggio tra memoria e sentimenti
di Irene Merli
Ella &John. The Leisure Seeker. Di Paolo Virzì, con Helen Mirren, Donald Sutherland, Kirsty Mitchell, Robert Walker Branchaud, Joshua Mikel, Christian McKay, Leander Suleiman. Nelle sale.
Una mattina d’estate, per sfuggire a un destino di terapie che li separerebbe per sempre, una coppia di anziani coniugi sale a bordo del vecchio camper con cui andavano in vacanza negli anni Settanta, il Leisure Seeker.
Destinazione, la Route 1 sulla East Coast degli Stati Uniti, dalla periferia di Boston a Key West, dove si trova la casa di Hemingway.
John è svanito e smemorato ma ancora forte, Ella ha un cancro in fase terminale ma è lucidissima.
Sono insieme dalla bellezza di 50 anni e l’uno non saprebbe vivere senza l’altro. Cosi, gettando nel panico i figli che avevano deciso tutt’altro per loro, i due vecchietti ribelli si lanciano nella più grande avventura della vita, un viaggio on the road pieno di sorprese attraverso un Paese che stenteranno a riconoscere, l’America qualche mese prima dell’elezione di The Donald.
Di più non si potrebbe e non si dovrebbe dire. Perché Ella e John sono Helen Mirren e Donald Sutherland, due mostri sacri che si calano nei loro personaggi al punto di far dimenticare chi sono e quanto hanno dato al cinema per consentirci di ammirarli ex novo.
E il loro è un lungo pas des deux che si resta letteralmente incantati a guardare, con un ritmo che non subisce una sola battuta d’arresto.
Nella realtà lei, inglese e attrice skakesperiana, e lui, canadese, da sempre discepolo del metodo Strasberg, hanno avuto solo una settimana per conoscersi prima di dover recitare come se stessero insieme da una vita, e come se fossero americani fino alla radice dei capelli.
John è infatti un professore di letteratura del Massachusetts appassionato di Hemingway ed Ella una volitiva ed estroversa donna del Sud, che oggi mette la parrucca ogni giorno per affrontare il mondo.
Paolo Virzì ha avuto coraggio nel trattare un tema già molto sfruttato, nel cinema in genere e in quello americano in modo particolare: l’invecchiamento, la demenza senile, le malattie invasive.
C’era il rischio di cadere nel dolciastro o più semplicemente nel dejà vu. In questo film Virzì si dimostra invece in pieno possesso del tocco lieve dei suoi ultimi film (La prima cosa bella, Il capitale umano, La pazza gioia) e dosa il riso e la commozione, l’ironia e lo sconforto, la tenerezza e l’amarezza senza sforzo apparente, e senza mai scivolare nel patetico o nell’orrore della malattia.
Anche nella scena in cui i due amanti di lungo corso si ritrovano in una lussuosa suite d’hotel di molto superiore alle loro capacità di spesa, stappano lo champagne e si mettono a ballare la scelta della canzone ci spiazza piacevolmente e il colpo di scena è dietro l’angolo. Non solo.
Il regista non dimentica neppure di mostrarci la fatica e l’apprensione dell’essere figli in una stagione in cui si diventa spesso genitori di chi ci ha guidato per gran parte della vita.
Ella & John- The leisure seeker, che consigliamo vivamente di vedere in versione originale sottotitolata per non perdersi nulla della formidabile coppia Mirren/Sutherland, è un inno alla libertà, alla follia e un road movie con le caratteristiche migliori della dramedy all’italiana, in cui il cinema si fa vita, proprio come la prosa di Hemingway si faceva poesia, secondo l’infervorato e smemorato John.
È la storia di una coppia normale che quando vede sgretolare la propria vita lascia spazio alla forza gloriosa del viaggio.
Last but nost least, fotografia e colonna sonora. La prima è opera di Luca Bigazzi, abituale collaboratore di Sorrentino e non solo, che illumina mirabilmente questa epopea di gente comune.
E la colonna sonora… Beh, ascoltatela bene: da Janis Joplin a Dylan a Gloria Gaynor, è molto più che un commento musicale. È l’humus culturale degli Anni Settanta in cui Ella e John facevano i loro primi viaggi sul Leisure Seeker con i figli.
N.B. Su come è nato questo film se ne potrebbe fare un altro. Ma tutto è comunque iniziato da un libro pubblicato in Italia da Marcos y Marcos: In viaggio contromano/The Leisure seeker, di Michael Zadoorian, l’autore americano, che ha avuto molto più successo da noi che in patria, è poi diventato uno degli sceneggiatori del film.