di Antonio Marafioti
Sette donne, sette storie di lavoro e vita. È il progetto “En la brecha”, in italiano “nel divario”: un webdoc interattivo per raccontare le disuguaglianze di genere nel lavoro, ma anche le sfide quotidiane affrontate da sette donne in Spagna.
Diretto dalla regista Claudia Reig Valera, il progetto è stato prodotto da Barrett Cooperativa Valenciana con l’appoggio di Rtve.es e del Parlamento di Valencia. Protagoniste delle sette storie sono Laura, Patricia, Rakel, Esther, Yara, Yadira e Natalia. Sette donne che si raccontano partendo dal loro privato e arrivando fino alle sfide quotidiane affrontate a livello lavorativo. C’è chi scarica container nel porto di Valencia, chi dirige una squadra di calcio, il tecnico del suono che alla sera mette dischi nelle discoteche della città, c’è una chef, una meccanica, un medico chirurgo, un’allenatrice di calcio ed ex pilota militare.
Vite diverse eppure saldamente intrecciate nella lotta silenziosa, forte e quotidiana in quel territorio franco, e molto fosco, della disuguaglianza di genere.
Il racconto comune parte da brevi interventi su sette macrotemi quali molestie, maternità, educazione, etichette di genere, stipendi, leadership e barriere, per poi proseguire sulle storie personali di ognuna delle protagoniste. L’utente ci entra attraverso le agende personali delle narratrici, navigando fra i loro impegni quotidiani e gli aneddoti raccontati dalle loro vive voci e dai gesti compiuti durante i loro rispettivi lavori.
Sull’onda del vissuto personale crollano diversi luoghi comuni sulle differenze di genere e lo spettatore viene posto davanti a una visione reale sui problemi da affrontare ogni giorno in quanto donne e la forza quotidiana messa dalle sette protagoniste per abbatterli. Quelle di Reig Valera sono donne che possono far di tutto – a partire dai lavori da sempre considerati maschili – come, se non meglio degli uomini, e non perdere mai la consapevolezza della propria femminilità.
L’invito finale del progetto è quello di unirsi al gruppo raccontando il proprio quotidiano in un video e inviarlo alla community di “En la brecha” per ampliare il numero delle voci e, quindi, contribuire a ridurre l’insopportabile zona grigia del divario uomo-donna.