Sezione: Cultura

A Calais

Dal decano della “letteratura narrativa” (ammesso che esista letteratura che non contempli narrazione) un reportage sull’ultima frontiera verso nord di quell’imbuto chiamato Europa. di Alessandro Di Rienzo Emmanuel Carrère è stato per quindici giorni a Calais e ha prodotto un…

Lo stato contro Fritz Bauer

Di Lars Kraume, con Burghart Klaussner, Ronald Zehrfeld, Sebastian Blomberg, Litt Stangenberg, Dani Levy, Cornelia Groschel, Gotz Schubert, Jorg Schuttauf. Premio del pubblico al Festival di Locarno 2015. Nelle sale. di Irene Merli “Oggi la Germania è fiera del suo…

So Contemporary/ Halil Atindere

Otto minuti e trenta secondi, a metà tra un film e un videoclip musicale: Wonderland è un video dell’artista militante turco Halil Altindere (Mardin, 1971) presentato nel 2013 in anteprima alla Biennale di Istanbul e poi al MoMA PS1 di…

Dalle banlieue della Francia agli ospedali in Afghanistan

Al Festival dei Diritti Umani, prima della proiezione del film “Qu’Allah bénisse la France !”, Cecilia Strada ha annunciato che Emergency dedicherà un suo centro maternità in Afghanistan a Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan

Nel museo del quotidiano

La strada che porta in Via Nazionale, 130 ad Ozzano Taro di Collecchio, è piena di primavera, già dalla statale. Si entra nella stradina alberata e si incontrano i prati dall’erba bassa e quelli dall’erba alta che nasconde le macchine…

La Jugoslavia dei ventiquattromilabaci

1955-1965, 10 anni in cui l’Italia ha giocato il ruolo di “vicino Occidente” e in cui la sua cultura pop ha profondamente influenzato la Jugoslavia socialista. Una recensione di Marco Abram (Recensione originariamente pubblicata su “La battana. Rivista trimestrale di…

Les Amoureux des Bancs Publics

La campagna di crowdfunding per sostenere il documentario Les Amoureux des Bancs Publics – La rue qui résiste avec l’art, un viaggio tra le esperienze di arte di strada fiorite in Tunisia dopo la Rivouzione

Middle East NOW Festival

C’è un racconto mediatico italiano che descrive i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente come gretti, integralisti, arretrati e rinchiusi in se stessi, preda di fantasmi di morte e devastazioni