KINO. Fondazione Prada, a dialogue

 di Alessandra Puigserver

Giovedì 24 Marzo a Milano, presso lo spazio Loco in via Vasari 32, si è svolto un incontro targato QCodemag, dedicato alla Fondazione Prada ed al Quartiere Corvetto.

Ci siamo confrontati con due visioni privilegiate e forse solo apparentemente antitetiche, per cercare di capire quali sono i punti in comune, ma soprattutto qual è l’impatto reale di una struttura internazionale dedicata all’arte in un contesto suburbano come il quartiere Corvetto di Milano.
Sono intervenuti l’architetto Federico Pompignoli e il regista Flavio Nani: il primo, Project Leader di OMA (Office for Metropolitan Architecture) e responsabile della progettazione e della costruzione della Fondazione Prada, ci ha aiutato a comprendere la genesi del progetto architettonico e la sua complessità spaziale; il secondo, attraverso la visione del cortometraggio “Kino. Fondazione Prada, a dialogue” (del quale è autore) ci ha permesso di vivere la Fondazione Prada attraverso gli occhi di un personaggio che rappresenta la memoria storica del Quartiere Corvetto.

“Il cortometraggio” interviene Flavio Nani “è nato all’interno della rete Milano Film Network, che l‘anno scorso ha organizzato il progetto visivo Raccontare gli spazi: i nuovi luoghi dell’arte a MIlano.

Ho deciso di partecipare al progetto perché pochi mesi prima, nel mio quartiere, avevano inaugurato la Fondazione Prada. Il Corvetto, dove ormai abito da 15 anni, è sempre stato un quartiere suburbano decisamente periferico: ai miei occhi non ha mai cambiato faccia e tessuto sociale, mantenendo intatte le sue caratteristiche peculiari. Ad un certo punto ci siamo chiesti, io e le persone che vi abitano, se qualcosa sarebbe cambiato: la zona aveva ha tutte le caratteristiche per diventare terreno fertile per il fenomeno della gentrificazione. L’anno scorso, con l’arrivo della Fondazione Prada, si è innescato il processo di cambiamento che stavamo attendendo. Quello che mi aveva affascinato e che mi sembrava interessante raccontare, era come un processo del genere fosse innescato da un luogo dedicato all’arte.

Il progetto per Milano Film Network è nato così, in maniera sperimentale, dettato da un impulso personale di ricerca.

Ragionando sul fenomeno che avrei dovuto raccontare, ho capito che avevo bisogno di un punto di vista interessante: mi sono ricordato di Kino, un personaggio del quartiere che avevo conosciuto anni prima e che mi aveva particolarmente colpito. Questa persona ha più di 60 anni, è nata e cresciuta nel quartiere Corvetto e lo ha sempre vissuto in maniera molto diretta: nella vita ha fatto prevalentemente il rapinatore di banche. Ora è uscito dal suo mercato del lavoro e vive il quartiere in maniera molto attiva, conosce tutti, ed è quasi sempre fuori casa, prevalentemente al bar. Ho provato quindi a far dialogare le due realtà di Corvetto, La Fondazione Prada e Kino: il mio personaggio, come rappresentante storico del Corvetto, e la fondazione Prada, l’ultima arrivata nel quartiere.”

 

KINO. Fondazione Prada, a dialogue from flavio nani on Vimeo.

 

Il cortometraggio di Flavio Nani, secondo il mio punto di vista, ha la capacità di coniugare perfettamente due mondi che sembrano apparentemente estranei, rappresentando metaforicamente ciò che è fondativo nel progetto architettonico e urbano del polo artistico: Kino e la Fondazione rappresentano due entità accostate, che interagiscono perché stanno in quel luogo, come avviene per i diversi edifici facenti parte dell’intero complesso.

Nessuno è sfondo dell’altro, non c’è una gerarchia tra di loro: appartengono allo stesso luogo ed esistono contemporaneamente pur rappresentando qualcosa di diametralmente opposto.

Tutto questo si percepisce senza che nessuno lo spieghi. E qui sta la bravura del regista e la sua capacità di stare un passo indietro rispetto a ciò che ha di fronte, riuscendo in questo modo a farlo “parlare”, senza snaturarlo, rispettandone l’essenza: un forte impatto comunicativo ed allo stesso tempo un delicato rispetto per ciò che viene rappresentato.

 

Nb Un corto di Flavio Nani, in collaborazione con nessunattitudine.
Post audio: Andrea Blasetig
Corto realizzato all’interno del progetto visivo “Raccontare gli spazi: i nuovi luoghi dell’arte a MIlano”, coordinato da Davide Ferrario.

http://www.flavionani.com/

 

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