Un caffè a San Vittore
Il racconto in prima persona di 72 giorni di detenzione nel carcere di San Vittore, a Milano di N. G., di MilanoInMovimento tratto da MiM Questo è un racconto di un soggiorno a San Vittore dovuto a misure…
Il racconto in prima persona di 72 giorni di detenzione nel carcere di San Vittore, a Milano di N. G., di MilanoInMovimento tratto da MiM Questo è un racconto di un soggiorno a San Vittore dovuto a misure…
Il governo Letta vara il decreto carceri, ma questo Paese non riesce a trovare una via d’uscita da una cultura forcaiola
Il consiglio dei ministri ha approvato uno schema di decreto legge per “risolvere” il “problema carceri”. Che non dipende soltanto dal sovraffollamento. Una commissione in seno al ministero della Giustizia ha depositato da un mese una lunga serie di proposte e strategie. Eccone i contenuti
Nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, un gruppo di detenuti ha potuto formare una squadra di boxeNel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, un gruppo di detenuti ha potuto formare una squadra di boxeNel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, un gruppo di detenuti ha potuto formare una squadra di boxe
Un progetto dal basso di monitoraggio del rispetto dei diritti dei detenuti e dei cittadini al cospetto delle forze dell’ordine
Testimonianze e racconti di uomini e donne dal carcere, ma anche di chi, fuori, li sta ad aspettare Che l’esperienza del carcere piombi violentemente nella vita di una famiglia e distrugga ogni equilibrio è forse inevitabile. Che poi le famiglie…
Un viaggio, sulle orme di Luigi Veronelli, all’isola di Santo Stefano al cimitero degli ergastolani, per riflettere su un sistema che esclude per non mettersi in discussione
Inside carceri – il webdoc inchiesta sulle prigioni italiane, 25 istituti visitati per raccontare una vergogna italiana
Il decreto carceri del governo Letta non risolve i problemi della situazione penitenziaria italiana, ma sembra l’ennesima soluzione tampone che non rimuove le vere cause del dramma sovraffollamento, che sono politiche
Time l’ha definita “la prigione più umana al mondo”: celle singole con bagno e corsi di musica. Lo stesso Breivik, il killer di Oslo e Utoya, potrebbe arrivare qui. Dove però solo il 20 per cento dei criminali torna a delinquere. In Italia la recidiva è al 69 per cento