Una settimana e un giorno
Una settimana, un giorno
Una settimana, un giorno
Ricordando il premio Campiello 2015 possiamo dire che andò a un romanzo bello, bellissimo con cui si scava in una memoria vicina e ruvida, per ricordare, certo, ma anche per interrogarci e, infine dirci una parola su quello che siamo oggi
Sloane Crosley è disinvolta e scalza e ha un gatto che fa capolino alle sue spalle, quando, in videoconferenza per Einaudi, presenta in diretta dal suo appartamento newyorchese il suo primo romanzo.
Se nella casa sull’Atlantico il giovane Bourdeaut avesse avuto la televisione come tanti dei suoi coetanei, la Francia avrebbe un agente immobiliare in più e un autore-rivelazione in meno
Una vicenda nera, disturbante, in cui il regista sa andare oltre i fatti per scavare nella complessità delle psicologie dei protagonisti
Recensione del film di Christian Petzold, nelle sale dal 19 febbraio 2015
Recensione del nuovo film di Richard Schepard