Di noia e di attesa nel sud tunisino
La noia e l’attesa sembrano essere la dimensione dominante delle aree più emarginate della Tunisia. Voci da Redeyef, dove ogni giorno è uguale all’altro.
La noia e l’attesa sembrano essere la dimensione dominante delle aree più emarginate della Tunisia. Voci da Redeyef, dove ogni giorno è uguale all’altro.
La campagna di crowdfunding per sostenere il documentario Les Amoureux des Bancs Publics – La rue qui résiste avec l’art, un viaggio tra le esperienze di arte di strada fiorite in Tunisia dopo la Rivouzione
La decisione dell’Europarlamento di importare per due anni 35.000 tonnellate aggiuntive di olio d’oliva tunisino senza dazio ha acceso le polemiche. Tra favorevoli e contrari, alcune precisazioni sono necessarie.
Come molti si aspettavano già dall’autunno scorso, le scosse della frustrazione sociale in Tunisia si sono fatte sentire nel mese di gennaio. Un mese che non sarà dimenticato e che rievoca una lunga storia di militanza popolare culminata nel 14…
Tunisia. Il 28 gennaio La Stampa pubblica un reportage di Domenico Quirico in cui le proteste della regione di Kasserine vengono raccontate come una deriva jihadista. La risposta di un gruppo di esperti, contro l’ennesimo caso di disinformazione e interpretazioni strumentali.
Manifestazioni e scontri, con l’immaginario che torna al 2011
Cinque anni dopo la cacciata di Ben Ali quasi nulla è cambiato nelle povere ed emarginate regioni dell’interno, protagoniste della rivolta tra il 2010 e il 2011. Il suicidio di un giovane disoccupato scatena nuove proteste a Kasserine.
La colonna destra dei siti mainstream italiani è il trionfo dei click e la morte del contenuto in rete. Dai castori che ballano alle anatomie dei corpi esibiti in finti servizi rubati