31 Maggio 2020
La protesta deilavoratori dello spettacolo con #convocatecidalvvo nelle piazze d’Ialia. Il fotoreportage da Milano
Il 30 Maggio, un Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana, si è riunito in dodici piazze italiane, per lanciare una richiesta chiara e diretta nei confronti del governo.
Lo stato di agitazione è iniziato nei giorni scorsi con l’iniziativa: #convocatecidalvivo.
Le cause principali che li vedono coinvolti per la prima Manifestazione Nazionale del settore, riguardano il blocco causato dall’emergenza Covid-19 e la conseguente incertezza sul futuro.
Il 19 Maggio spiegano gli organizzatori: «Abbiamo inviato il Documento Emergenza alle istituzioni, chiedendo espressamente di essere ricevuti con urgenza entro il 30 maggio».
Le richieste riguardano la salvaguardia del settore attraverso due fondamentali aspetti di tutela dei lavoratori:
-Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS
– Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.
Noi abbiamo seguito la Manifestazione di Milano, protagonisti circa duemila lavoratori, determinati a far sentire la propria voce. Le mascherine e le distanze dettate dalle normative di sicurezza, non intaccano la capacità e la forza emotiva, di chi sta affrontando una dura battaglia per salvaguardare il proprio lavoro, tra di loro artisti e
soprattutto tecnici hanno manifestato pacificamente intervallando i discorsi con performance artistiche, tanti i cartelli dei manifestanti, uno su tutti ricorda che si è “Sempre in lotta per un mondo spettacolare”