30 Ottobre 2020
Messaggi svelati mostrano i piani dei gruppi di estrema destra per la violenza di Portland in Usa
di Jason Wilson e Robert Evans, per bellingcat
L’estate del 2020 ha visto la città di Portland, in Oregon, diventare un simbolo e un luogo per l’ulteriore, drammatica polarizzazione degli Stati Uniti.
Più di cento notti di intense proteste contro la violenza della polizia da parte di attivisti di sinistra hanno portato ad un’ulteriore violenza della polizia come risposta e al presidente Donald Trump che ha dichiarato la città un “alveare di terroristi” e una “giurisdizione anarchica”.
Una grande quantità di reportage è stata dedicata ai manifestanti di sinistra della città. Meno attenzione nazionale si è concentrata su coloro che percepiscono i manifestanti come loro nemici: una rete di milizie “patriottiche” e gruppi estremisti, che nelle ultime settimane hanno messo in scena scontri violenti nelle strade del centro di Portland.
Bellingcat ha acquisito diversi mesi di registri di chat dalla Patriot Coalition of Oregon, una rete di attivisti pro-Trump e pro-polizia. Questi registri di chat sono stati forniti da un infiltrato affiliato al collettivo antifascista Eugene Antifa.
Ci sono state fornite anche le informazioni di login per l’account dell’infiltrato su GroupMe, un’applicazione di messaggistica sicura di proprietà di Microsoft. Questo ci ha permesso di osservare direttamente le comunicazioni del gruppo, di verificare le informazioni fornite e di esportare un registro di quelle chat direttamente dall’applicazione. (Molti post contengono errori ortografici e grammaticali, che non abbiamo alterato).