di Christian Elia and Angelo Miotto
8 Luglio 2018
Il documentario prodotto da PeaceReporter racconta il dramma delle persone scomparse durante la guerra in Kosovo, nel 1999, che si teme siano vittime di un traffico d’organi
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1984, votò una risoluzione che istituì la Giornata Mondiale delle Persone Scomparse, indicando nel 30 agosto la data per la sua celebrazione.
Nello specifico, la ricorrenza vuole tenere vivo il ricordo di tutti coloro che sono stati ‘forzatamente’ sottratti alla loro vita, ai loro affetti. Tutti i conflitti moderni e i regimi dittatoriali si sono macchiati di omicidi e sequestri che, nel tentativo spesso vano di nascondere il crimine, si sono risolti con l’occultamento delle vittime.
Dall’Algeria a Cipro, dal Kosovo al Cile, dall’Argentina alla Bosnia, l’atlante delle crisi contemporanee si presenta come un puzzle al quale mancano tante, troppe tessere.
Elemento fondamentale per l’elaborazione del lutto, primo passo del reale superamento dello choc del conflitto, l’assenza di una risposta sulla sorte di un padre, un figlio, una madre, una moglie rende quello stesso conflitto infinito.
PeaceReporter, nel 2010,ha prodotto il documentario The Empty House, che racconta la storia delle persone scomparse in Kosovo durante il conflitto del 1999. Un lavoro che si concentra sul dubbio – che rende se possibile ancora più dolorosa la perdita – che alcune persone scomparse siano state vittime di un traffico di organi.
Nato da un’idea di Nicola Sessa, realizzato da Gianluca Cecere, Nicola Sessa e Christian Elia, con il coordinamento di Angelo Miotto, The Empty House, che qui presentiamo nella versione web, racconta la storia di un’assenza, senza privilegiare la nazionalità di alcune vittime rispetto ad altre. Questo lavoro vuole essere una riflessione sull’assenza, sul vuoto doloroso che la scomparsa di una persona cara lascia nelle vite di chi lo ha amato. I protagonisti potrebbero essere di qualsiasi Paese del mondo che ha conosciuto il dramma delle persone scomparse.
La versione web di The Empty House è stata selezionata tra i finalisti del Prix du Webdocumentaire, organizzato daFrance24 e Rfi, nel contesto del festival di fotogiornalismo VISA POUR L’IMAGE di Perpignan.
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