Mauritania, liberi gli attivisti contro la schiavitù

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18 Luglio 2018

Moussa Biram e Abdallahi Matallah Saleck liberi dopo 743 giorni di carcere

Moussa Biram e Abdallahi Matallah Saleck, attivisti mauritani che si battono contro la schiavitù nel paese africano, sono stati liberati il 18 luglio dopo 743 giorni di carcere.

Al centro di una campagna internazionale di Amnesty International, Biram e Saleck erano stati arrestati il 29 giugno 2016 a Nouakchott, la capitale mauritana, durante una protesta.

Il 23 novembre 2016 i due attivisti erano stati condannati a tre anni di carcere, uno dei quali sospeso, per incitamento alla rivolta e ribellione contro il governo e, secondo le fonti di Amnesty, torturati durante la prima fase della prigionia.

Dopo il processo, Biram e Saleck erano stati trasferiti in una prigione situata a 1200 chilometri dalla capitale, che di solito ospita i condannati a morte e che non prevede visite di avvocati e familiari.

In Mauritania, secondo il Global Slavery Index 2016 della Fondazione Walk Free, vivono in schiavitù non meno di 43mila persone su 4 milioni di abitanti.