Ogni viaggio che abbiamo intrapreso con Q Code, dal 2013, è sempre stato un esperimento. Crediamo che mettersi in gioco sia doveroso, necessario, utile.
Quando due anni fa siam partiti con il magazine cartaceo volevamo provare a capire quanti sono quelli che rispondono alle nostre domande, alle nostre sollecitazioni. L’opzione è stata quella di un semestrale cartaceo che, con quattro numeri, ha chiuso un ciclo biennale.
Ecco, partiamo da quello che sappiamo. La nostra gratitudine per Prospero Editore, ad esempio. Riccardo Burgazzi, con Alice Brioschi, sono stati coraggiosi compagni di questa partenze, hanno condiviso con noi questo esperimento, hanno voluto credere – come noi – che esiste un nuovo vocabolario che aspetta di essere riscritto.
Abbiamo scelto parole chiave – MURI; IDENTITA’; PAURE; IMPATTI – le abbiamo esplose in tutti i loro significati possibili e auspicabili, lo abbiamo fatto coinvolgendo autrici e autori del nostro gruppo e altre e altri che rispondevano alle nostre call pubbliche.
Non sappiamo davvero, fino in fondo, come sia andata. Questa maledetta pandemia ci ha privati del banco di prova più stimolante, per noi, quello degli incontri con il pubblico.
La nostra idea di giornalismo si nutre di confronti e ci sono mancanti tanto. Avremmo potuto rimediare, o provare a farlo, agli errori che non saranno mancati.
Oggi, di nuovo, vogliamo provare ad andare avanti sulla strada degli esperimenti. Ed ecco che, dal 2022, Q Code diventa un trimestrale, con un sito che cambia e diventa il sito della rivista.
Metteremo al centro del nostro progetto la rivista cartacea, che resta ispirata dalla geopoetica, ma che cambia formato, che continua a interrogarsi su parole/tema/titoli, ma li esplode anche sulla sua parte online e non più solo su quella cartacea.
Verranno tempi nuovi, nuove partenze, o ripartenze, ma per quello bisogna sempre ricordarsi da dove si viene.
E per cominciare ringraziamo Prospero Editore, che è stato compagno di viaggio in questi due anni. Salutiamo e ringraziamo, perché ci confronteremo con un nuovo editore che, come Prospero due anni fa, vuole credere in Q Code con un investimento importante e una collaborazione a tutto tondo, che andrà anche oltre la rivista.
Noi, al di là del nuovo formato e del nuovo editore, da parte nostra, cercheremo di crescere in qualità e non solo in quantità, facendo diventare la rivista il centro di un progetto che dove convoglieremo tutte le nostre energie.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno letto, fin qui, e chiediamo scusa di quello che non è andato. Lavoreremo per essere puntuali in consegne e pagamenti, cercando di crescere giorno per giorno, soprattutto ritrovando il piacere di incontrarsi.
Nei prossimi giorni vi racconteremo le novità che aspettano tutti noi, dal formato all’editore, passando per una campagna abbonamenti che vi chiamerà, ancora una volta, a credere in noi.
E vi annunciamo che la prossima call – online nei prossimi giorni – sarà dedicata a GENERI. A presto, meglio e più di prima.