Sette candeline, oggi 10 giugno, sulla torta di compleanno di Q Code Mag. Le fiamme sono accese, si spegne la luce. È tempo di esprimere un desiderio.
Un desiderio è una cosa seria; non possiamo buttare là la prima cosa che ci passi per la testa. E nemmeno aspettare troppo, perché la cera sulla torta non ci piace; vogliamo che si avveri.
Verrebbe da dire, così al volo, altri sette anni. Sono stati duri, difficili, ma meravigliosi e tutti gli esperimenti e i formati, fino al nostro cartaceo semestrale (qui per abbonarsi) sono state vere e proprie conquiste. Fino a una casa, a Milano, per i prossimi anni, dove trovare un luogo di laboratori, condivisioni e idee.
Ma pensiamoci ancora un attimo: un desiderio di pace – va bene, va da sé -, un desiderio di partecipazione, anche quello è un fatto che perseguiamo da sempre. Andando in direzione ostinata e contraria, che una certa idea di giornalismo non deve innamorarsi mai del potere. Di nessun potere. Allora potremmo dire spazio.
Il nostro desiderio prima di spegnere le candeline è spazio. Il vostro, il nostro spazio.
Abbiamo sempre rivendicato, fin dal primo giorno, la nostra vocazione a una lettura lenta, a una informazione capace di avere fonti attendibili, di raccontare il contesto per rendere i fatti comprensibili, la voglia di trascinarvi nella geopoetica, che altro non è che la geopolitica, ma che non arriva alla vita delle persone partendo dai macro temi, ma inverte il percorso: le storie delle persone sono quelle che indicano i temi macro per cui vale la pena lottare.
Vogliamo più spazio inteso come tempo e come luogo virtuale che creiamo nelle nostre giornate.
Veniamo da tante settimane di costrizione in spazi conosciuti per i più, ma nonostante questo sentiti a volte anche un limite, una coercizione.
Quei tempi stanno passando, con prudenza però, e forse quello che può essere un desiderio realizzabile, e in fin dei conti un regalo di compleanno che ci potete e ci vogliamo fare, è di trovare nelle nostre quotidianità il tempo per essere informati, per informarci.
Spesso nella formazione, nelle scuole, negli incontri, parlando della buona informazione: guardiamo il pubblico e ricordiamo che essere informati non è solo un diritto, per noi. È anche un dovere. In maniera godibile, piacevole, non è un compito, ma una scelta libera. E che libera altri spazi nelle nostre vite; quelli dell’immaginare le storie e i luoghi mentre leggiamo. Quelli di avere, alla fine, una leva in più per la propria consapevolezza e giudizio, perché informati del mondo, sul mondo.
Q Code Mag è nato per quello, un codice per interpretare, scrivevamo nel primo editoriale.
Ma diamoci lo spazio e il tempo per conoscere il contesto, diamoci il diritto e il dovere di preservare un luogo intimo in cui leggere, studiare, curiosare, pensare, riflettere. Con noi, con altre testate che abbiamo riunito nel progetto cartaceo, che vuole essere anche un momento di confederazione fra simili.
Ecco, adesso spegniamo le candeline, desiderio espresso.
Il regalo che potete farci, oltre a seguirci, è sostenere l’editoria indipendente, con il sostegno al nostro giornale, al nostro sito web, alle tante iniziative che creiamo per sperimentare, sempre e una volta di più.
Sette anni, buon compleanno Q Code Mag. Mille di questi giorni, insieme. Con tutti quelli che anche con un singolo articolo, o leggendone anche uno solo, hanno contribuito a questo viaggio.