22 Luglio 2018
Pablo Casado è il nuovo segretario. Antiabortista, nazionalista, iperliberista.
El PP ha vuelto. È tornato il Partido Popular. Prime parole del nuovo segretario Pablo Casado, che ha superato con un buon margine la candidata di Rajoy, Soraya Saenz de Santamaria.
Più che il partito popolare, con questo aficionado di José Maria Aznar, torna Alianza Popular, il partito originario fondato da ex ministri di Franco. Casado stesso ha rivendicato di essere orgoglioso della storia del PP, di Rajoy, Aznar e di Manuel Fraga, ministro del dittatore. La svolta a destra è completa, scrive El Pais e a citare solo alcuni punti programmatici del nuovo leader della destra tradizionale spagnola c’è da credergli.
L’avvocato ed economista di 39 anni, ma con alle spalle una lunga carriera sia con Aznar sia con Rajoy, è antiabortista e vuole tornare alla legge sull’aborto del 1985 (non è un diritto, ha detto nella sua campagna elettorale), non gli piacciono le coppie gay, vuole illegalizzare i partiti indipendentisti anche senza prove di violenza come prevede la famigerata Ley de partidos, è contrario ad ammorbidire la politica penitenziaria per i prigionieri politici di Eta, iperliberista convinto propone una sorta di flat tax che si fa beffe delle differenze di reddito e di contribuzione.
Il suo obiettivo dichiarato è tornare a dare una riconoscibilità precisa al partito, che si è visto mangiare consensi da Ciudadanos. Derecha, pura y dura. L’aznarismo, con Casado, si è ripreso il partito.