Da paradiso per turisti del Nord Europa, l’arcipelago delle Canarie si è trasformato a fine 2020 in nuovo epicentro della crisi dei migranti.
Migliaia di individui stazionano in condizioni deplorevoli nei centri di detenzione, nello sgomento e nell’impotenza delle autorità locali, lasciate sole dal governo centrale.
Il rischio è che si ripeta il disastro umanitario di Moria (Grecia), ma i profughi non demordono: come recita un adagio spagnolo, “Quando sei in movimento, né muri né recinti ti fermano”.