5 Gennaio 2021
I giovani, nati e cresciuti sullo sfondo dell’ultima guerra civile, reclamano a gran voce una svolta laica e democratica
Mille volte distrutto, mille volte resuscitato: vi riuscirà anche stavolta? Il Libano, mutilato dalla terribile esplosione che colpì il porto di Beirut il 4 agosto 2020, sembra condannato ad uno stato di caos permanente, che ha reso il periodo d’oro 1950-’60 solo un lontano ricordo.
Il Paese dei Cedri è ormai ostaggio di tutte le angustie del Medio Oriente: conflitto arabo-israeliano, corruzione dilagante in seno alle classi dirigenti, tracotanza dei capi delle comunità religiose.
I giovani, nati e cresciuti sullo sfondo dell’ultima guerra civile, reclamano a gran voce una svolta laica e democratica.