23 Luglio 2019
Rendersi violentemente conto del proprio status di povero in cassa al supermercato
Sei in coda al supermercato e di colpo ti rendi conto di non avere abbastanza soldi per pagare la spesa della settimana. Il portafoglio è vuoto, il conto in rosso.
Andrà meglio la settimana prossima? Il mese successivo?
No. Perché esiste una differenza sostanziale, profonda, tra l’essere al verde e l’essere povero. Nel secondo caso non c’è alcuna speranza di reddito futuro cui aggrapparsi, solo – eventualmente – un complicato sistema di welfare, a volte strutturato più per evitare qualunque deviazione di “consumo non virtuoso” da parte del beneficiario che non a mitigare la situazione di quest’ultimo.
In “The Difference between Being Broke and Being Poor”, la scrittrice Erynn Brook e l’illustratrice Emily Flake costruiscono un racconto essenziale ma potente della condizione emotiva e psicologica dell’essere “povero”.
Il racconto illustrato, pubblicato su sito Longreads, è stato realizzato con il supporto di Economic Hardship Reporting Project, sito web che si occupa di analizzare e narrare con vari linguaggi le dinamiche di povertà e disuguaglianza negli Stati Uniti.
Clicca qui per leggere il racconto
The Differente Between Being Broke and Being Poor