14 Novembre 2021
Il nuovo episodio podcast del progetto di Q Code e Libera Bologna, sul ruolo chiave della musica all’interno della narrazione mafiosa, dal neomelodico alla trap
Il rapporto tra musica e criminalità risale a più di due secoli fa. Le canzoni della malavita riguardavano soprattutto il mondo del carcere e gli ambienti criminali marginali, poi col tempo il racconto è diventato sempre più esplicito. Attraversando varie fasi, la musica ha mantenuto un ruolo chiave all’interno della narrazione mafiosa e ha evoluto i suoi linguaggi, dal neomelodico alla trap.
La seconda puntata di “Linguaggi criminali”, un viaggio attraverso la comunicazione mafiosa, nel nuovo episodio di Sentiti Libera a cura di Giovanni Soini e con la voce di Marcello Ravveduto, docente di Digital public history ed esperto di comunicazione mafiosa.