“Orsigna mi ha messo la poesia nella vita, ci sono venuto da ragazzo, questo rimane il posto del mio cuore e rimane il mio rifugio” – Tiziano Terzani
La mia curiosità per la minuscola località di Orsigna e le montagne che la circondano nasce dal libro (e dal film) “La fine è il mio inizio“, nel quale Tiziano Terzani, sotto un albero presso la sua casetta in stile tibetano nei boschi vicino al paese, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo.
Orsigna si trova a 30 km da Pistoia, a 800 metri di altitudine, in fondo a una valle incassata tra alcune cime dell’Appennino, in una zona che Terzani chiamava “la mia Himalaya”, per l’anima selvaggia che il posto riusciva e riesce tutt’oggi a conservare. Qui lo scrittore, oltre all’infanzia, scelse di vivere l’ultimo periodo della sua vita.
Da Orsigna il sentiero 5 parte all’altezza del Molino di Berto, appena fuori il paese, per toccare Case Cucciani, dove si trova il tratto del Sentiero Terzani e il suo “Albero con gli occhi” (consiglio questo link al blog di Serena Puosi per saperne di più).
Il 5 prosegue fino ad arrivare fino ai crinali e quindi al Rifugio Porta Franca (1580 mt) in circa 3 ore (solo andata). In alternativa, 2 km dopo Orsigna la strada finisce a Case Corrieri, dove si può lasciare l’auto e proseguire a piedi per la strada sterrata (interdetta al traffico), che sale fino all’inizio del sentiero 25, a sua volta diretto al rifugio Porta Franca e all’innesto con il sentiero 5 (due ore circa solo andata). Quest’ultima è la soluzione che ho scelto io martedì 13 ottobre.
Ottobre è una stagione di transizione che regala un paesaggio variopinto alle alte quote dell’Appennino. Sotto i mille metri, le foglie dei castagni iniziano ad ingiallirsi, sopra i mille, i faggi si preparano all’inverno. A partire dai 1500, sui prati sommitali, l’erba è ancora in parte verde. A volte può arrivare la neve già dai primi d’ottobre, come quest’anno. E allora il mix è perfetto per un “meteotrip” come questo. Spazio al foto racconto.
Info utili
(Firenze, 1938 – Orsigna, 2004) Scrittore e giornalista, corrispondente per trent’anni dall’Asia per il settimanale tedesco «Der Spiegel». Celebre per il suo stile diretto e divulgativo, ha riportato le sue esperienze su fronti scomodi in numerosi libri. Tra i maggiori successi, La porta proibita (1984) raccoglie l’esperienza cinese, durata cinque anni e conclusasi con l’arresto e l’espulsione per attività controrivoluzionarie; il lungo viaggio nell’Unione Sovietica (1991-92) è restituito in Buonanotte, Signor Lenin!, testimonianza a caldo del crollo del blocco orientale; Un indovino mi disse (1995) è il resoconto di un anno passato a girare l’Asia come corrispondente ma senza mai spostarsi in aereo. Tra i libri autobiografici; La fine è il mio inizio, pubblicato postumo dal figlio Folco (2006).
Orsigna si raggiunge tramite la sr66 che da Pistoia sale fino a Pontepetri. Giunti qui, si segue la SP632 per Pracchia, dove si imbocca una strada stretta e in salita che arriva a Orsigna in 3,5 km. A Pracchia si trova anche la stazione ferroviaria (linea Pistoia-Porretta).
Situato a 1580 mt alla sommità della Valle del torrente Orsigna dispone di 25 posti letto, stanze di soggiorno, cucina, servizi igienici e bivacco.Dal rifugio è possibile raggiungere il Monte Gennaio (1810 mt), il Corno alle Scale (1945 mt) e il Lago Scaffaiolo (1750 mt), oppure compiere un anello di 15 km che passa per Orsigna e risale ai passi montani. Aperto tutti i fine settimana da Maggio a fine Ottobre e tutti i giorni nel periodo fine luglio/agosto. caipistoia.org