Buon compleanno Maestro.
Qui un ricordo dell’ultimo concerto che ho avuto l’onore di vedere.
Ho pianto praticamente ad ogni canzone, ma questa in particolare, è sempre qualcosa di inspiegabile. Immenso, immensi.
L’inverno con la mia generazione
Le donne curve sui telai vicine alle finestre
Un giorno sulla prospettiva Nevski per caso vi incontrai Igor Stravinsky
E gli orinali messi sotto i letti per la notte
E un film di Ejzenstejn sulla rivoluzione
PodQast di Christian Elia e Angelo Miotto
Non ho potuto fare a meno di andare a riesumare questa vecchia canzone per la nuova avventura di Q Code, ecco i nostri direttori che ci raccontano cos’è.
“Ma che cosa è un podcast?
Il podcast è uno strumento, può veicolare diversi formati. Una trasmissione radio, posizionata sul digitale e scaricabile è un podcast. Una inchiesta giornalistica, con musiche originali e in dieci puntate è un podcast. Podcast è una riproduzione audio che viene posizionata su una piattaforma digitale con un codice feed che permette di iscriversi e scaricare le puntate del podcast prescelto.”
Quale sarà il primo viaggio di Q?
Fenomenologia dei Pink Panthers
Una storia criminale, tra mito e realtà, che dalla ex-Jugoslavia si è raccontata nel mondo
di Christian Elia
regia Angelo Miotto
oppure
Hikayat
di Silvia Moresi e Christian Elia
regia di Angelo Miotto
Podcas killed the video!
And now we meet in an abandoned studio
We hear the playback and it seems so long ago
And you remember the jingles used to go
GameTrification #2 di Laura Filios e Marta Meroni
Il mercato di Lorenteggio non è lontano da casa mia, ci sono stata, ho messo in scena anche uno spettacolo teatrale sulle migrazioni nel piazzale antistante, quando ancora ci assembravamo per fare teatro e raccontare il mondo.
Il “gioco” proposto da Filios e Meroni ci fa pensare, ci fa cercare le parole per raccontare un mondo schiacciato dalle logiche del profitto dalla gentrificazione, dalle biblioteche belle sulla carta.
Non so se ho scelto la canzone giusta, so che a volte ci si trova al mercato, ci si parla e ci si ascolta.
Nei miei sogni Lorenteggio è un luogo di scambi, un luogo da riscoprire, un luogo anche da proteggere, chissà.
Al mercato di Porta Palazzo fanno la fila, fanno la fila
le femmine da ragazzo fanno la fila, fanno l’andazzo.
E si lasciano indovinare sotto le gonne, sotto le gonne.
E si lasciano indovinare sotto le gonne, le gonne nere.
E sopra il molo del caricamento fanno la coda, fanno la coda
gli uomini da bastone fanno la coda sul cemento.
E si lasciano perquisire sotto le giacche, sotto le giacche.
E si lasciano perquisire sotto le giacche da ricucire.
La giusta distanza a cura di Cooperativa Sociale di Psicoterapia Medica
Questo pezzo, che è la continuazione di una narrazione che ci accompagna da tutta la pandemia, è importante per riflettere sulle relazioni e le presenza/assenze nella nostra vita di questi mesi.
Ho letto tutto.
Ho chiuso gli occhi e mi son detta: la prima immagine che mi viene alla mente, la metto in canzone.
E così mi è venuta in mente l’università.
Mi sono venuti in mente quegli anni preziosi che qualcuno sta vivendo dalla sua stanza.
Mi è venuta in mente la canzone che ascoltavo ogni giorno.
Mi mettevo al computer (che ci metteva 10 minuti per accendersi) e partivano i Noir Désire.
Et voilà.
Génétique en bandoulière
Des chromosomes dans l’atmosphère
Des taxis pour les galaxies
Et mon tapis volant, dis?
Le vent l’emportera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera
Esternalizzare la responsabilità di Clara Capelli
Il pezzo di Clara Capelli è da leggere, anche due volte se necessario.
E io vi metto qui un rebus, che poi rebus non è.
Ah, Spoiler: la canzone l’ha scelta lei!
“In moltissimi casi non è possibile provare che l’esternalizzazione a consulenze esterne sia effettivamente una modalità indispensabile, migliore o più innovativa rispetto al servizio che sarebbe stato reso da funzionari e funzionarie nazionali. Al netto dell’aura di modernità ed efficienza creata dal lessico manageriale, cosa comunque acquisibile in maniera relativamente facile, quali valutazioni fatte sull’operato delle società di consulenza ne giustificano la reputazione e la sistematica contrattazione per le mansioni più disparate?
L’unico strumento in tale senso può forse essere la ricchissima aneddotica di chi col mondo delle consulenze ci ha avuto a che fare. Aneddotica che restituisce un quadro molto meno affascinante di quanto i brand delle consulenze esterne raccontino.”
You’re so vain (you’re so vain)
I bet you think this song is about you
Don’t you don’t you?
Anestesia, la transizione secondo Fumettibrutti recensione di Luca Rasponi
Come ogni nove del mese, torna Luca Rasponi.
“Nel puzzle autobiografico che Fumettibrutti va via via componendo, Anestesia rappresenta un tassello fondamentale, perché viviseziona il periodo di transizione vissuto in prima persona dall’autrice.”
Un diario sincero.
Un ritorno.
Volver,
Con la frente marchita,
Las nieves del tiempo
Platearon mi sien.
Sentir, que es un soplo la vida,
Que veinte años no es nada,
Que febril la mirada
Errante en las sombras
Te busca y te nombra.
BooQtour a cura di Gabriella Grasso
Inizia una nuova splendida avventura su QCode a cura di Gabriella Grasso: “Lo abbiamo chiamato, non a caso, BooQtour – interviste a scrittori dal mondo. Si tratta di una serie di conversazioni con autrici e autori, realizzate in inglese non solo per creare un dialogo diretto e non mediato con l’interlocutore, ma anche per instaurare una connessione maggiore tra l’Italia e il mondo. Per spalancare finestre su altri universi, edificare ponti, superare confini.”
Leggo “superare i confini” e la mia mente corre al 1995, a questo album dei negrita “Paradisi per illusi” e alla splendida: Oltre il confine.
Mi tiro fuori da questo gioco
Non ho più ruolo non c’è più scopo
Pedina persa lascia la corsa
A voi signori i debiti
E non c’è niente da capire
E non c’è niente da cambiare ormai
Un dio mi ha dato l’immunità
E questo tempo non mi avrà mai
Oltre il muro oltre il confine
Oltre il mondo oltre la fine
Oltre il muro oltre il confine…
Strajk Kobiet di Anna Pisaniello
Leggo il pezzo di Anna Pisaniello e mi faccio delle domande.
Le domande sono complesse.
Non riesco a rispondere.
Chiedo aiuto a Gabriella Ferri e alla sua donna sbagliata.
E riprendo l’ultima riga di Anna Pisaniello che dice:
“Ma le cose non possono restare com’erano – perché sono già cambiate.”
Si ripete ogni giorno questo rito crudele
entro in guerra col mondo, le sue fitte barriere
e malgrado le apparenze tutto è contro di me
nei sorrisi della gente un’invidia sottile
vedo solo malvagità
comunque, sì, malvagità
a questa vita mi arrendo
una donna sbagliata
Fermarsi per ripartire di Beatrice Spazzali
Beatrice Spazzali ci porta nel cuore del suo reportage, questa seconda puntata, ad un certo punto, passa per Piazza della Libertà e mi si sono aperte un sacco di immagini dei miei viaggi, sulla rotta balcanica quando era un altro tempo, un’altra guerra, un’altra vita.
Ho scelto I Wish I Knew How It Would Feel to Be Free di Nina Simone anno 1967.
Sublime.
I wish I could share
All the love that’s in my heart
Remove all the bars
That keep us apart
C’è ancora bisogno di #reclaimthesestreets di Caterina Mazzilli
Dice Caterina Mazzilli:
“Quando si parla di violenza domestica e/o da parte delle forze dell’ordine si preferisce invece descrivere la violenza come un fatto isolato causato da individui singoli, magari perché ‘gelosi’ o ‘addolorati per la separazione’, anziché generato e tollerato da una cultura patriarcale vecchia di secoli.”
Risponde Lady Gaga con questo video e questa canzone.
Sì, non è il pezzo del secolo, ma racconta una porzione semplice e spietata della realtà.
You tell me hold your head up
Hold your head up and be strong
‘Cause when you fall, you gotta get up
You gotta get up and move on
Tell me, how the hell could you talk
How could you talk?
‘Cause until you walk where I walk
It’s just all talk