di Luca Rasponi
12 Luglio 2018
Il tredicenne Marty è protagonista del graphic novel “Sospeso” di Giorgio Salati e Armin Barducci (Tunuè), che racconta di bullismo, disagio psichico e… superpoteri
Sospeso. Non poteva avere titolo migliore il graphic novel di Giorgio Salati e Armin Barducci, recentemente pubblicato da Tunuè. Perché il protagonista di questa storia, il tredicenne Martino, vive come in un limbo dov’è stato relegato dalle difficili condizioni in cui si trova a vivere.
Sospeso tra tristezza e disperazione, tra fantasia e realtà di una vita quotidiana che genera in lui soltanto frustrazione, Martino (detto Marty) ha un rapporto complicato con i genitori, è vittima privilegiata dei bulli di quartiere e si sente diverso dai coetanei, che lo circondano come fantasmi.
Siamo all’inizio degli anni ‘90 in un quartiere di periferia, che diversi indizi farebbero collocare nel milanese.
Una periferia desolata e priva di stimoli, come comunica fin da subito il grigio scelto da Barducci, che dal cemento degli edifici sembra contaminare ogni cosa.
Anche i disegni – complemento perfetto all’incalzante sceneggiatura di Salati – trasmettono un senso complessivo di angoscia, attingendo a quell’estetica undergound indubbiamente affascinante ma veicolo di inquietudini profonde (notevoli, in appendice, gli omaggi di artisti tra cui Paolo Castaldi e Sualzo).
La collocazione temporale – che torna in tanti indizi sapientemente disseminati qua e là – è ceritificata in particolare dalla colonna sonora, che accompagna l’inizio di ogni capitolo attraverso una serie di QR Code che suggeriscono le canzoni da ascolare durante la lettura.
Una scelta intrigante, non nuova in assoluto ma certamente ben giocata dai due autori, perché riesce a creare sia contesto che atmosfera, indirizzando la percezione emotiva delle tavole da parte del lettore.
Dai Red Hot Chili Peppers ai Queen, dagli Enigma a Madonna, dagli Alice in chains ai Pearl Jam passando per Peter Gabriel, a fine volume la tracklist completa sintetizza in un unico colpo d’occhio l’odissea di Marty.
Che attinge a più riprese nel vasto bacino della cultura pop: dal nome del protagonista, che si direbbe strizzare l’occhio al film Ritorno al futuro, fino alla passione per i Los Angeles Lakers, protagonisti in quegli anni di una serie di trionfi nell’NBA con la guida dal grande Magic Johnson.
L’interesse per il basket mentre tutti pensano solo al calcio è una delle tante passioni – come quella per i fumetti – che rendono Marty diverso agli occhi dei ragazzi più grandi. Che non perdono occasione per picchiare lui e l’amico Pasquale, altrettanto “sfigato” a giudizio dei bulli di quartiere.
La frustrazione di Marty aumenta quando si rende conto che il crudele Ivan non solo ha come passatempo preferito quello di umiliarlo in pubblico, ma che ha successo con la sua compagna di classe Tamara, la ragazza alla quale lui guarda con trasporto senza quasi riuscire a rivolgerle parola.
Tutto cambia il giorno in cui Marty scopre di avere dei poteri. Premendo il tasto pausa sul suo inseparabile walk-man, infatti, riesce a fermare completamente il mondo circostante senza che nessuno se ne accorga.
In quei frangenti può fare ciò che vuole: rubare quello che non può comprarsi, vendicare le violenze subite, persino volare. Ma un simile potere nelle mani di un ragazzino consumato dalla rabbia e dal rancore, con una psiche ancora fragile e in pieno sviluppo, produce conseguenze aberranti.
Mentre nella mente del lettore rieccheggia sinistra la massima di Stan Lee per cui «da grandi poteri derivano grandi responsabilità», Marty si allontana sempre più dalla realtà, fino all’epilogo conclusivo che fa gelare il sangue nelle vene.
Pagina dopo pagina, Sospeso diventa così un affresco crudo e angosciante, a livelli per certi aspetti inediti, sul disagio giovanile.
E questo in un momento storico in cui siamo quotidianamente bombardati da notizie su episodi di bullismo e difficoltà familiari in ogni parte d’Italia.
La disperazione di Marty è reale, fino al punto di intaccare la sua condizione psichica e psicologica. E Sospeso è un viaggio agli inferi più che mai necessario, per provare a capire gli innumerevoli Marty che abbiamo intorno a noi aiutandoli se possibile a uscire dal limbo.