La filosofia, si sa, è la madre di tutte le scienze. Una madre tuttavia piuttosto trascurata, se pensiamo alla scarsa considerazione di cui gode al giorno d’oggi in confronto alle sue figlie più stimate.
Eppure la filosofia non è soltanto alla base di tutta la conoscenza umana, almeno nella cultura di origine europea, ma è anche la matrice dalla quale derivano i nostri valori, che nei secoli ha contribuito a plasmare.
Proprio questa doppia natura di patrimonio teorico e strumento concettuale, fa della filsofia una disciplina di estrema utilità per l’uomo contemporaneo, alla continua ricerca di un senso per le proprie azioni (o magari no, e questo è parte del problema).
La collana francese Octopus, diretta oltralpe da Boulet e portata in Italia da Bao, si propone di dare alle stampe volumi divulgativi a tema scientifico con l’intento di avvicinare il pubblico del fumetto a queste materie.
Una collana in cui non poteva certo mancare un prontuario filosofico: il compito non semplice di realizzarlo è andato alla docente universitaria Janine, che dal 2011 pubblica pillole di filosofia a fumetti sul suo blog Janinebd.fr.
Il risultato è Viaggi nella filosofia.
Un volume decisamente accattivante, divertente ma profondo e incredibilmente agile nel “maneggiare” concetti complessi come il tempo, la natura, la rappresentazione.
Per farlo, l’autrice evoca di volta in volta un pensatore differente, non limitandosi ai filosofi ma ampliando la sua scelta a sociologi, biologi e chiunque altro le consenta di sviscerare al meglio il tema in questione.
Detto così può sembrare noioso, ma lo stile grafico e il gusto per l’assurdo dell’autrice – che nonostante tutto riesce a non appesantire le tavolo con troppo testo – rendono la lettura davvero godibile.
Il ritmo è incalzante, c’è azione oltre che pensiero, i concetti affrontati sono calati in un contesto quotidiano con l’intento di far capire i risvolti concreti anche delle riflessioni apparentemente più astruse.
Fa un certo effetto, dopo averli studiati a scuola, vedere Platone nelle vesti di macellaio per spiegare a cosa serve la filosofia, Kant denigrato dai suoi “colleghi” pensatori e lo scettico Hume che sembra più di tutto interessato a bere vino.
E ancora le contraddizioni di Hegel, il tempo per Bergson, Sartre che compare nei momenti meno opportuni; il divenire di Eraclito, l’assenza di libero arbitrio teorizzata da Spinoza e l’occasione raccontata da Aristotele; la percezione secondo Descartes, la contrapposizione tra empatia e orgoglio in Rousseau.
Questo solo per citare i nomi più noti del volume di Janine – che tra l’altro rappresenta il suo esordio – protagonisti di storie autoconclusive che nel frattempo proseguono sul blog.
Viaggi nella filosofia è una lettura per tutte le età, forse un po’ troppo complessa per i più piccoli ma certamente in grado di far scoprire o riscoprire ai più grandi il senso e l’utilità della filosofia. Fino ad appassionare chi cerca tra questi concetti una bussola per orientarsi nel mondo.