Il Festival del Cinema Mediterraneo fa il suo ritorno a Bruxelles dal 1 all’8 dicembre per la sua 23esima edizione. Il Cinemamed propone circa 60 film, tra cui una decina di avant-premières, provenienti da 20 paesi diversi, in una atmosfera internazionale e di convivialità. Filo conduttore di questa edizione sarà “la famiglia”.
«La dimensione familiare, i legami che vi si creano e che sono una parte integrante della cultura mediterranea sono emersi prepotentemente durante la selezione di quest’anno», spiega Aurélie Losseau, coordinatrice del Festival. «Abbiamo quindi deciso di raccontarli, naturalmente in senso lato: famiglia come legame di sangue ma anche famiglia fondata su affinità elettive».
Losseau ci tiene a sottolineare come la selezione dei film sia basata sulla ricerca dell’equilibrio tra temi e geografia: «Il mio compito, assieme al mio piccolo team, è quello di trovare i film, selezionarli e soprattutto fare in modo che ci sia un sufficiente numero di premières». Quest’anno la competizione si scinde in due: da una parte si trova la competizione ufficiale che dà spazio a un cinema più tradizionale. Imperdibile, secondo Losseau, La Chimera di Alice Rohrwacher definito un “piccolo gioiello”.
Dall’altra parte vi è invece la compétition révolution che fa largo ai giovani cineasti e ad un cinema innovatore, che esplora nuovi linguaggi e temi social di attualità tra cui spicca la questione di genere e l’emancipazione femminile nei paesi del Mediterraneo. Him Pussy, della registra franco-marocchina Nora El Hourch, ne è il perfetto esempio: la trama ruota attorno a Amina, Djeneba e Zineb, tre ragazze adolescenti, amiche inseparabili. Quando le giovani pubblicano sui social media un video che coinvolge l’aggressore di una di loro, si troveranno a dover scegliere tra salvare la loro amicizia e cedere alle pressioni sociali. Arriva invece dai Balcani Notre Monde di Luàna Bajrami. Ambientato nel Kosovo del 2007, la pellicola narra la storia di Zoé e Volta, due giovani donne che lasciano il loro villaggio per frequentare l’Università di Pristina. Alla vigilia dell’indipendenza, tra tensioni politiche e sociali, le protagoniste si trovano di fronte al caos di un paese in cerca di identità. Il film offre un punto di vista femminile su una gioventù in crisi e allo sbando in un determinato contesto storico-sociale.
Creato nell’1989, Il CinemaMed ha sempre avuto un’impronta fortemente engagée e ha sempre voluto dare spazio e visibilità a tutte le comunità del Mediterraneo presenti a Bruxelles che ne definiscono l’identità.
Ecco alcuni film che saranno presentati durante questa edizione:
- Io Capitano di Mattero Garrone (Italia)
Film che apre questa edizione e che rappresenterà l’Italia agli oscar, Io Capitano racconta l’odissea di due giovani senegalesi, Seydou et Moussa, che lasciano il loro Paese per raggiungere l’Europa. Una storia che narra i pericoli del deserto, della traversata del Mediterraneo e i lati oscuri dell’animo umano. Il film è ispirato alla storia vera di Fofana Amara, giovane guineano, che oggi vive e lavora in Belgio.
L’intervista di Q Code a Mamadaou Pli Kouassi tra i protagonisti del film
(881) IO CAPITANO di Matteo Garrone (2023) – Trailer Ufficiale HD – YouTube
- Avant que les flammes ne s’éteignent, di Mehdi Fikri (Francia)
Malika (interpretata da Camélia Jordana) perde il fratello durante un controllo di polizia, dando inizio a una lunga e estenuante battaglia per garantire che il processo abbia luogo. Tuttavia, la ricerca della verità e della giustizia porterà a una perdita dell’equilibrio personale e familiare, con cui Malika si dovrà fare i conti.
(882) AVANT QUE LES FLAMMES NE S’ÉTEIGNENT – Bande-annonce officielle – YouTube
- Rapito di Marco Bellocchio (Italia)
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, soldati del Papa fanno irruzione nella dimora dei Mortara. Sono lì per prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni segretamente battezzato dalla balia. La legge Pontificia è inequivocabile: il bambino deve essere educato secondo i dettami cattolici. I genitori si batteranno con tutte le loro forze per riavere il figlio, trasformando la loro lotta in una battaglia politica di ampia portata. Rapito è una rappresentazione critica della società, che fonde abilmente elementi lirici e storici.
(882) RAPITO di Marco Bellocchio (2023) – Trailer Ufficiale HD – YouTube
- A cup of coffee and new shoes on, di Gentian Koçi (Albania)
Agim e Gëzim, gemelli sordi di una trentina d’anni vivono a Tirana un quotidiano caratterizzato da un forte amore fraterno. Un giorno, ricevono una notizia tragica che cambierà la loro vita. Un film intenso, drammatico e toccante.
(882) A CUP OF COFFEE AND NEW SHOES ON International Trailer – YouTube
Hesitation Wound di Selman Nacar (Turchia)
Canan, avvocato penalista, divide il suo tempo tra il tribunale e la stanza d’ospedale di sua madre. Il giorno dell’udienza di uno dei suoi clienti, sospettato di omicidio, Canan si trova di fronte a una scelta morale.
(882) HESITATION WOUND – Venice Orizzonti 2023 Teaser – YouTube
Costa brava Lebanon, di Mounia Akl (Libano)
La famiglia Badri vive isolata nelle montagne libanesi, lontana dal resto del paese. Quando il governo pianifica la costruzione di una grande discarica sulle loro terre, emergono forti e impreviste tensioni familiari, rimaste nascoste per lungo tempo.
(882) Costa Brava, Lebanon / Costa Brava (2021) – Trailer (English Subs) – YouTube
Il film di Mounia Akl, che fa parte del jury di quest’anno, attesta la forte presenza del Libano in questa edizione del CinemaMed. Il Paese dei Cedri sarà presente in tutte le sezioni del festival e al centro della mostra fotografica allestita al Cinema Palace. Il festival offrirà inoltre anche l’ascolto del nuovo album del cantante Dominique Dalcan, nato appunto in Libano.
A questo si aggiunge il focus sulla Spagna, paese che detiene la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea sino alla fine dell’anno. Composto da nove lungometraggi, il focus Spagna include, in particolare, tre film del regista Jonas Trueba, noto cineasta della nouvelle vague spagnola. Il CinemaMed offre anche un mercato, diversi workshop, serate e soprattutto tanta musica. Si tratta di un festival cinematografico, ma soprattutto di una grande festa, una pausa invernale per celebrare il Mediterraneo, una regione ricca ed estremamente variegata nelle sue forme di espressione artistica e musicale.