Ripartire dai semi per disegnare un nuovo orizzonte. Il mercato mondiale delle sementi vale miliardi di dollari, ma oltre il 50% è nelle mani di poche grandi corporazioni che controllano anche quello dei pesticidi. Eppure i semi, punto di partenza e di arrivo della sovranità alimentare, hanno ancora una posizione marginale nel dibattito pubblico.
A riportarli al centro ci hanno pensato Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, autori del libro Seminare il futuro. Perché coltivare la biodiversità?
I due genetisti, propongono un modello basato sul miglioramento genetico partecipativo e sulle popolazioni evolutive. Un sistema che punti sulla biodiversità e rimetta al centro non solo i semi ma anche l’uomo, prefigurando nuove forme organizzative con cui ridisegnare il paesaggio e la società.