Rispetto, affetto e cordoglio, per ricordare Jovan Divjak morto l’8 aprile a 84 anni. Un uomo che, per la sua scelta di difendere Sarajevo durante l’assedio, è diventato simbolo della resistenza alla distruzione della Bosnia Erzegovina multietnica.
A questo link potete leggere un suo ritratto della giornalista e scrittrice Azra Nuhefendić, per Osservatorio Balcani Caucaso e Transeuropa
E riproponiamo l’intervista a Divjak per il Festival dei Diritti Umani del 2019
Il “generale”, come lo chiamavano i molti che gli dovevano la vita per aver difeso Sarajevo durante il lungo assedio, era passato dal Festival dei Diritti Umani in una bella giornata di aprile. In faccia il perenne sorriso malizioso di un vecchio saggio che ne aveva viste di tutti i colori. Jovan Divjak si rabbuiava quando parlava dell’assedio di Sarajevo: non una guerra civile, diceva, ma una guerra contro i civili. Dopo gli orrori nazionalisti si dedicò a ricostruire la convivenza inter-etnica della Bosnia, a partire dai giovani.
Intervista di Danilo De Biasio
Riprese e montaggio di Alex Villamira – Fairy Tails Milano
Traduzione di Laura Signori