di Andrea Cegna
2 Febbraio 2021
Dopo migliaia di carovane solidali di attivisti, l’ELZN arrivo in Europa per rilanciare un’alternativa politica, sociale ed economica
Rompere l’accerchiamento militare e paramilitare che, ogni giorno, genera violenza contro le comunità autonome zapatiste del Chiapas è l’elemento cardine della pazza proposta lanciata dall’EZLN il 1 gennaio del 2021. Con un comunicato firmato da centinaia, tra realtà collettive e singoli, di tutto il mondo, le Zapatiste e gli Zapatisti hanno annunciato un viaggio per il mondo nel 2021, viaggio che inizierà nell’estate 2021 dall’Europa.
Il 21 gennaio del 2021 il Centro dei Diritti Umani, fondato da don Samuel Ruiz Garcia (di cui il 24 gennaio si è ricordato il decimo anno della morte), Fray Bartolomé de Las Casas denunciava “abbiamo ricevuto informazioni dalla Junta de Buen Gobierno Patria Nueva, Caracol 10 Florezando la seed rebelde, con sede nel municipio ufficiale di Ocosingo, Chiapas, Messico, le quali riferiscono che dal 18 gennaio 2021 ad oggi, i membri dell’Organizzazione Regionale dei Coltivatori di Caffè Ocosingo (ORCAO) hanno attaccato con armi da fuoco la comunità Moisés Gandhi del Municipio autonomo di Lucio Cabañas.”
Un viaggio con una delegazione importante, si parla di oltre cento persone che porteranno l’esperienza esplosa pubblicamente il 1 gennaio del 1994, assieme a rappresentanti del Congresso Nazionale Indigeno, e altre forze politiche del Messico che vivono in resistenza contro l’oppressione colonial-capitalista.
Un viaggio mai realizzato prima. Un viaggio che sta incontrando l’entusiasmo di centinaia e centinaia di collettivi in tutt’Europa, e che in Italia si sta dando la forma di un’assemblea nazionale vissuta da centinaia di persone che si trovano per organizzare l’accoglienza degna ai rivoluzionari messicani.
E vista la partenza arrivano comunicazioni ufficiali come questa “Il Consiglio Supremo Indigeno di Michoacán (#CSIM), un consiglio autonomo e indipendente composto da autorità civili, comunali e tradizionali e membri del CNI, dichiara congiuntamente quanto segue:
Nel prossimo viaggio di EZLN, CNI e CIG in Europa, chiediamo con attenzione e rispetto che il nostro disaccordo con il processo di Canonizzazione di Vasco de Quiroga sia presentato allo Stato della Città del Vaticano, in cui nessuna comunità è stata consultata e impongono una visione di storia eurocentrica, paternalistica e manichea”. Di fatto il sogno è quello di vedere Roma, ma anche Madrid, Parigi e le grandi città del nostro continente…di cui han sentito parlare nelle notti attorno al fuoco da chi è andato nel sud-est messicano a incontrare la parola zapatista.
Un viaggio nel senso dell’anti-colonialismo e della rivendicazione che le popolazioni indigene non solo non sono state vinte dall’imperialismo spagnolo 500 anni, ma per di più sono ancora in forza, attività e costruzione. L’Europa sarà invasa da popolazioni indigene che pacificamente ricorderanno le basi dello sfruttamento su cui poggia il nostro mondo.
Dopo anni di carovane, viaggi comune alla scoperta dell’Autonomia Zapatista, o alla ricerca dell’intervista al Subcomandante Marcos, le donne e gli uomini con il passamontagna faranno un viaggio in senso opposto, verranno a fare “scuola” e collezione delle multiformi modalità di provare a resistere al mondo di tutti i giorni che le popolazioni d’Europa mettono in campo.
Un viaggio non banale quindi, né per la sua necessaria esigenza di mostrare come l’esperienza Zapatista sia accolta ancora con benevolenza nel mondo e quindi la solidarietà internazionale diventare arma per abbassare le tensioni interne al Chiapas, dall’altra l’avventura di tessere relazioni politiche e sociali con le resistenze, i movimenti e le forme d’alternativa che anche l’Europa, se pur malconcia rispetto a periodo passati, è capace ancora di dare.
Una nuova alleanza capace di puntellare il potere per poter avere ancora un mondo diverso, capace di contenere tanti mondi, a differenza di quello del capitalismo globale che per sua natura è unico, egemonico, e divisivo.