di Lorenzo Pini
23 Giugno 2020
Viaggio nel clima della Finlandia, dalla Festa di Mezza Estate alla prima neve d’Agosto, seguendo le pagine del libro “L’anno della lepre” di Arto Paasilinna
Come intraprendere un viaggio in Finlandia? E soprattutto, dove andare? A volte alcuni libri, più delle guide turistiche, possono essere di grande aiuto per tracciare un itinerario fatto di luoghi reali. Romanzi che aggiungono al viaggio una dimensione decisamente più intrigante. Andiamo al dunque: la tua meta è la Finlandia e vuoi scoprire qualcosa in più sulle sue tradizioni e il suo clima, magari attraverso una lettura ironica, ma anche profonda e anticonformista? Allora il libro che fa per te è l’Anno della Lepre, edito da Iperborea. L’autore è Arto Paasilinna, ex guardaboschi, giornalista e poeta scomparso nel 2018, riconosciuto tra i più grandi scrittori del Grande Nord.
In questo articolo troverai un itinerario che ripercorre le tappe principali del libro.
Una strada attraversa i boschi della Finlandia del sud, appena fuori la capitale. È una sera di inizio estate degli anni Settanta e Vatanen − un giornalista quarantenne impiegato a Helsinki − sta viaggiando insieme a un collega, un fotografo che lavora per lo stesso giornale. Il paesaggio è quello dei laghi del sud della Finlandia, è l’imbrunire.
“Sull’automobile viaggiavano due uomini depressi. Il sole al tramonto, battendo sul parabrezza polveroso, infastidiva i loro occhi. Era l’estate di San Giovanni. Lungo la strada sterrata il paesaggio finlandese scorreva sotto il loro sguardo stanco, ma nessuno dei due prestava la minima attenzione alla bellezza della sera”.
Nei giorni della Festa di Mezza Estate (attorno al 24 giugno) in Finlandia le giornate sono lunghissime e il buio è solo una breve parentesi. I due sembrano provati da questa condizione atmosferica. Stanchi della luce che non se ne va, avrebbero bisogno della notte per dimenticare il loro stato di uomini dai sogni irrealizzati, una condizione che li rende frustrati e che li ha portati a litigare per decidere se, di ritorno dalla trasferta di lavoro, fermarsi per la notte a Helsinki oppure a Heinola.
La scena subisce un brusco cambiamento quando una lepre finisce sotto la macchina. È a quel punto che Vatanen si allontana nel bosco sulle tracce dell’animale ferito. Il collega, dopo vani tentativi di recuperarlo, decide di tornare a Helsinki. Avverte la moglie di Vatanen, avverte la redazione del giornale, tutti aspettano il ritorno di Vatanen, che invece fa perdere le sue tracce.
Da alcuni giorni Vatanen si trova nelle campagne a nord di Helsinki in compagnia del leprotto, che ha curato e portato con sé, nella tasca della giacca. Dorme in ripari improvvisati. Trova ospitalità in villaggi di agricoltori impegnati a falciare il fieno, così verde e rigoglioso nel dolce cima estivo delle pianure del sud.
Ogni tanto ripensa alla moglie (che non ama) all’odiosa perizia con cui aveva arredato il loro appartamento, dopo il matrimonio. Intanto un autobus l’ha già portato a Heinola, al confine con la regione dei Laghi, 150 chilometri a nord di Helsinki. Il sole, in questo frangente del libro, splende alto nel cielo. A bordo di un mezzo pubblico che conduce a Heinola, guardando dal finestrino il paesaggio di giugno circondato dai laghi, potrebbe capitare di sentire molto vicino quel senso di libertà che conquista Vatanen.
“Il sole splendeva su Mikkeli, la libertà totale. Vatanen era seduto su una panchina del parco centrale della città, la lepre gironzolava tra le aiuole in cerca di qualcosa da mangiare”.
Vatanen ha lasciato Heinola ben presto: nella cittadina di 20.000 abitanti posta tra i laghi Ruotsalainen e Konnivesi lo aveva infatti incredibilmente raggiunto la moglie. Meglio fuggire.
A Mikkeli, 50 km a nordest di Heinola, l’ex giornalista riconquista la pace grazie ai laghi che ricoprono più del 10% della superficie della Finlandia. Come nel libro, si può prendere un taxi e farsi portare da qualche parte nella periferia di Mikkeli, e chiedere di scendere ai margini di un bosco di betulle, dove in mezzo alla vegetazione rigogliosa si possono raccogliere dei bei ranuncoletti gialli. La lepre può saziarsi in questa grande quantità di specie arboree, la cui crescita è favorita dalla presenza di laghi e fiumi. Il clima mai troppo caldo e il tipo di terreno, poco permeabile, provocano una scarsa evaporazione delle acque, così ciò che resta dal ritiro dei ghiacciai dell’ultima piccola era glaciale è uno scenario bucolico in cui Vatanen consolida la coscienza della sua fuga.
Verso la metà di luglio Vatanen finisce sulla strada nazionale di Kuopio, ancora più a nordest. Helsinki è ormai decisamente lontana e salendo di latitudine si fa più frequente la possibilità di incontrare una brutta giornata di maltempo. Da queste parti, anche in piena estate, se si incappa come Vatanen in una giornata di pioggia sembrerà di essere in pieno inverno. Troppo a nord per sperare in lunghi periodi di alta pressione: il clima della Finlandia centrale, d’estate, è capriccioso. E’ proprio nei mesi estivi che le piogge si fanno frequenti. Vatanen, tovandosi sperduto a piedi sulla strada tra Kuopio e Nurmes, sotto le precipitazioni inclementi, si innervosisce e viene arrestato dopo aver chiesto con eccessiva insistenza ospitalità battendo i pugni alla porta di una casa lungo la strada.
La collera di Vatanen passa con il finire della perturbazione. Rilasciato dal commissariato di Nurmes, trova ospitalità in una baita in riva al lago. Da ovest è tornato il sereno e lui arrostisce il pesce all’alba. Quando viveva a Helsinki aveva addirittura difficoltà a fare colazione. La nebbia mattutina che aleggia sulla superficie dell’acqua fa presagire una bella giornata. Le temperatura, presumibilmente, sarà sui 10 ° C, una bella, fresca mattina estiva tipica della Finlandia centrale.
Nebbia, vento, acqua e fiamme. La placida Finlandia si trasforma nelle pagine centrali del libro in una fucina di eventi atmosferici. Un incendio, alimentato dal forte vento, si sviluppa nella regione di Kuopio. Vatanen partecipa alle operazioni di spegnimento, sempre con la lepre in tasca. Trova refrigerio in un ruscello gelato, assiste allo sprofondamento di una ruspa in un lago paludoso, lo stesso terreno in cui sarebbe rimasto intrappolato nel tentativo di mettere in salvo una vacca assediata dalle fiamme. Il crescendo delle sue emozioni va di pari passo con le manifestazioni atmosferiche, una grande differenza con il torpore della sua vita precedente nella capitale.
Verso la fine di luglio Vatanen si fa assumere come tagliaboschi nella cittadina di Kuhmo. “Una vita così la potrebbe condurre anche chiunque, a condizione di saper prima rinunciare alla vita precedente”. L’estate, per il viaggiatore anomalo che segue Vatanen, continua soleggiata. Da Kuopio la statale che conduce a Kuhmo attraversa almeno altri 200 km di foreste e laghi, in decisa direzione del confine con la Russia. Ma il vero cambio di marcia, nel paesaggio e nel clima, si ha con la tappa successiva. La finzione letteraria permette a Vatanen di spostarsi con improvvisi cambi di scena, ora a piedi, ora con mezzi pubblici, a volte con autostop. Per chi ha intenzione di seguire questo itinerario è raccomandabile fin dall’inizio un’auto a noleggio, anche se non è impossibile provarci con i mezzi pubblici.
Rovaniemi è la successiva destinazione di un inarrestabile Vatanen e dista circa 400 km da Khumo, in direzione nord-ovest. Si va dritti nel grande nord, in Lapponia. Intanto l’estate sta volgendo al termine e come dice il protagonista “anche i turisti si erano fatti radi” e “quella mattina era caduta la prima neve, ma si era subito sciolta”. In Lapponia, solo nel mese più caldo, a giugno, si raggiungono temperature vicine ai +15°C, e comunque spesso le minime scendono sotto lo zero. Lo stato d’animo di Vatanen è ormai quello di un coriaceo tagliaboschi: trova lavoro in pochi giorni, parla con la lepre, si irrobustisce, mangia lardo e carne secca. Osserva il cielo e annusa l’aria. A Rovaniemi l’inverno è assai precoce, e Vatanen decide di andargli incontro partendo con un pullman di linea per Posio, più a est.
La Lapponia è l’ultima “vera” tappa di Vatanen (tornerà a Helsinki in aereo per motivi legati alla salute della lepre, farà in tempo a innamorarsi, a prendere una sbornia colossale e a litigare con alcuni giovani, prima di ripartire di nuovo per il nord). Qui si svolgeranno ulteriori peripezie scandite dal lungo e buio inverno artico, quando il sole non sorge mai per quasi due mesi. La prima neve in Lapponia può cadere già a fine agosto, anche se il manto si consolida solo a partire da novembre e inizia a sciogliersi a fine maggio, le temperature minime raggiungono i meno 30 C°. Le azioni di Vatanen assumono quassù contorni sempre più magici e surreali, traendo ispirazione da fenomeni estremi, come quello dell’aurora boreale.
L’itinerario sui luoghi del libro si conclude così in una baita nei boschi lapponi, dopo circa 1000 km percorsi.
Periodo consigliato: maggio-settembre (clicca qui per ulteriori info su clima Finlandia)
Giorni: minimo 12 se si prevede un ritorno a Helsinki in auto, minimo 7 se il rientro a Helsinki è con volo interno.
Come arrivare e come tornare: volo A/R diretto da Roma, Venezia e Milano per Helsinki a cui aggiungere volo di ritorno interno da Rovaniemi per Helsinki.
Guarda la mappa dell’itinerario:
ITINERARIO DI VIAGGIO (CLICCA QUI)
Questo articolo è stato ripreso da meteotrip.it