OMISSIS

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23 Febbraio 2021

Le inchieste di Re:Common sono diventate un podcast

OMISSIS è il nuovo podcast diRe:Common. Ogni singolo episodio ha una storia da raccontare che affonda le radici nelle inchieste di Re:Common: temi che troppo spesso non ricevono la dovuta copertura dai media, in particolare quelli mainstream.

L’esordio di Omissis è stato dedicato a quello che Re:Common ha ribattezzato il “processo del secolo” sul presunto caso di corruzione in Nigeria che vedrebbe coinvolte le multinazionali Eni e Shell e alcuni loro top manager: OPL245. Non vengono raccontati solo gli aspetti più controversi e intriganti della vicenda, ma anche il contesto internazionale, il quadro in cui si colloca.

Ma non c’è solo petrolio e Nigeria: le inchieste di Re:Common, e i preziosi report, vanno a indagare sulla nuova globalizzazione 2.0, nei diversi quadranti del pianeta.

OPL245 il processo del secolo. 1. Come inizia la storia

Quella del blocco petrolifero OPL245 è una storia che parte nel 1998 e che ha come protagonisti la Nigeria, la sua povertà e il disastro ambientale causato dall’estrazione di greggio, la corruzione, due multinazionali, agenti segreti, faccendieri. E tre organizzazioni, fra cui le britanniche Corner House, Global Witness e noi di Re:Common, capaci nel 2013 di portare sul banco degli imputati, con i nostri esposti, un ingranaggio internazionale di corruzione.

OPL245 Il processo del secolo 2. La Trattativa

Il racconto dell’infinito negoziato per la ricchissima licenza petrolifera OPL 245. Multinazionali da una parte, prima solo Shell, poi anche Eni, governo nigeriano e l’oscura Malabu dall’altra, con in mezzo faccendieri, intermediari ed ex spie. Sullo sfondo aleggia il fantasma della corruzione, su cui verterà il processo tutt’ora in corso presso il tribunale di Milano.

OPL245 Il processo del secolo 3. Follow the money

Dove e soprattutto a chi è andata a finire l’immensa mole di denaro pagata per la licenza petrolifera OPL 245? Si è divisa in mille rivoli, ma di certo non è andata nelle casse di un Paese segnato da mille difficoltà come la Nigeria. Lo raccontiamo nella terza puntata di Omissis, spiegando anche perché si è andati a processo e quali sono le imputazioni per società, manager e intermediari.

 

OPL245 Il processo del secolo 4. I complotti

Non potevano mancare i complotti, o presunti tali, nell’infinita vicenda del caso OPL 245. Tra agenti segreti dall’incerta identità e avvocati con qualche scheletro nell’armadio, siamo arrivati alla quarta e ultima puntata della saga del “processo del secolo”.

 

Covid 19 e la lobby dell’industria fossile

Una crisi sanitaria globale, l’attenzione planetaria è concentrata sulla pandemia: il lockdown, i lutti, i decreti per cercare di risollevare l’economia in crisi, gli stanziamenti europei. Il difficile equilibrismo, che lascia fuori gli emarginati, ha dei risvolti che hanno a volte dell’incredibile. L’industria dei combustibili fossili sta sfruttando la pandemia di COVID-19 per consolidare il proprio potere, accaparrarsi il denaro pubblico destinato alla ripresa e promuovere false soluzioni alla crisi climatica, che non fanno altro che aggravarla.

 

2020 – Le nostre campagne, le nostre inchieste, i nostri risultati

Il 2020 pandemico si chiude -h a stravolto le nostre vite – ma Re:Common è riuscita ad adattarsi alla situazione senza fermare le campagne, le inchieste e le denunce.

 

La grande illusione, la nuova mappa dei megacorridoi e delle Zone Economiche Speciali

Le zone economiche speciali sono una benedizione, con opportunità economiche e di sviluppo da cogliere al volo, o un minaccia per l’ambiente e i diritti dei lavoratori? Proviamo a spiegarlo partendo da Taranto, dalle sue mille complessità e da un futuro ancora pieno di incognite. Una di queste è proprio la possibile creazione di una zona economica speciale.

Globalizzazione 2.0 – Trieste e la nuova via della Seta

Parliamo di mega-corridoi, parliamo della nuova via della Seta che attraverserà l’Asia e l’Europa e su cui la Cina sta investendo non meno di 800 milioni di dollari. Per la gioia delle cancellerie europee. Il nostro viaggio nella Belt and Road Initiative passa da Trieste, dove il porto sta trovando nuova linfa, ma la destrutturazione del lavoro e gli impatti ambientali insiti nei grandi corridoi rischiano di avere un impatto nefasto.

Shipping e dittatura della logistica

Chi esce vincitore dalla Pandemia? Di sicuro il comparto dello shipping, in particolare il trasporto via mare, dove spicca l’italo-svizzera MSC. Una potenza mondiale, che in un sistema di oligopolio di fatto nel 2020 ha incrementato in maniera molto sensibile il suo fatturato.

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